Cronaca - I funerali ieri pomeriggio al Santuario della Madonna del Piano di Ausonia. Intanto proseguono le indagini per accertare le responsabilità di quanto accaduto martedì scorso nella segheria di Ausonia
Una folla commossa per l'ultimo saluto a Giuseppe Valente, l'operaio di 63 anni che mercoledì scorso ha perso la vita all'interno di una segheria nella zona industriale del paese del distretto del marmo. Le esequie si sono svolte ieri pomeriggio al Santuario della Madonna del Piano di Ausonia.
In tanti sono accorsi per dare l'ultimo saluto a Giuseppe, tra cui anche il sindaco del paese Benedetto Cardillo e il segretario provinciale della Filca-Cisl Giustino Gatti che nei giorni scorsi, dopo l'accaduto, è tornato a chiedere maggiore sicurezza e più ispezioni nelle aziende del distretto del marmo, e non solo. L'uomo lascia la moglie, due figli e un nipotino. Tra poche settimane sarebbe diventato nonno per la seconda volta e tra il 2025 e il 2026 avrebbe maturato i requisiti per andare in pensione.
I colleghi di lavoro hanno partecipato alle esequie con la divisa da lavoro che Giuseppe indossava ogni giorno, da decenni. Intanto le indagini vanno avanti: l'autopsia ha dato una prima risposta, e cioè che Giuseppe sarebbe morto soffocato, non essendoci fratture sul suo corpo. La dinamica, invece, resta nelle mani dei carabinieri della stazione di Ausonia - della Compagnia di Pontecorvo - che insieme agli ispettori Spresal stanno eseguendo ogni accertamento necessario per ricostruire con esattezza cosa è successo mercoledì scorso all'interno della segheria di Ausonia.