Sanità, il Pronto Soccorso dell'ospedale di Cassino è all'anno zero

Cronaca - Attese infinite, pazienti parcheggiati in corsia sulle barelle e carenza del personale sanitario: il nostro "viaggio" all'interno del 'Santa Scolastica'

Sanità, il Pronto Soccorso dell'ospedale di Cassino è all'anno zero
di autore Giovanni Trupiano - Pubblicato: 08-11-2024 14:39 - Tempo di lettura 2 minuti

Pronto soccorso dell'ospedale "Santa Scolastica" di Cassino all'anno zero. Si moltiplicano le proteste dei cittadini, e degli utenti non solo cassinati che, per i più svariati motivi devono rivolgersi al pronto soccorso.

Attese infinite, spesso persone anziane e non autosufficienti, bambini e tante altre categorie fragili, sono costrette ad attendere nella sala esterna della struttura. Tutti insieme, promiscuamente, chi tossisce, chi starnutisce, chi è avvolto nelle coperte. Gli utenti bussano, urlano, chiedono: nulla da fare, è un muro di gomma, medici al lumicino, personale sanitario che si aggira quasi smarrito nei lunghi corridoi invasi da chi è in cerca di aiuto.

All'interno del pronto soccorso, la situazione non migliora, per certi versi è anche peggio. I pazienti vengono adagiati e costretti ad ore ed ore di attesa sulle barelle, o sui letti se si è fortunati, qualcuno è sulle sedie a rotelle, in brulicare continuo di persone che entrano ed escono non si sa bene a che titolo, senza nessuna protezione ne attiva ne passiva. La sala rossa che, dovrebbe essere il luogo in cui vengono tenuti i casi più gravi o quanto meno più bisognosi di cure, in breve tempo assume le sembianze di un suk sanitario, dove nessuno sa di preciso cosa fare e come regolarsi.

In questo mare magnum di miserie umane, i medici fanno quello che possono, corrono da una medicheria all'altra, cercano di spiegare ai parenti come regolarsi per il loro congiunto, e tentano in qualche modo di arginare quella che è una vera e propria onda di persone che, oramai provata dall'attesa e dal dolore fisico, inizia a dare segni di impazienza, a volte anche in malo modo.

La ciliegina sulla torta, la mettono loro malgrado, i reparti a cui i malati sarebbero destinati. Il condizionale è d'obbligo, o non ci sono posti, o le patologie da cui è affetto un paziente non sono idonee ad un ricovero in un determinato reparto, il risultato è che una persona anche molto anziana è costretta a pernottare nel pronto soccorso. Se è fortunata passerà la notte su un letto o su una barella, altrimenti ci sono le sedie. Sempre se qualcuno non le ha già prese...





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