Protesta Stellantis, anche il Pd in piazza con gli operai

Economia - Presenti alla manifestazione il segretario del circolo di Cassino Romeo Fionda, la consigliera Ornella Rodi, l'esponente della direzione nazionale del Pd Danilo Grossi, il segretario provinciale Luca Fantini e la consigliera regionale Sara Battisti. Ha aderito anche il movimento 'Cassino Popolare' ieri a Roma con la già candidata a sindaco della città martire Maria Palumbo: "Pensavano di averci diviso, consumati e cancellati invece abbiamo manifestato tutti insieme"

Protesta Stellantis, anche il Pd in piazza con gli operai
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 19-10-2024 15:55 - Tempo di lettura 2 minuti

"Insieme in piazza. In questi anni pensavano di averci diviso, consumati e cancellati invece siamo qui in piazza del Popolo per manifestare tutti insieme. L’ultima volta accadde nel 1994. Ieri  mattina a Roma si sono ritrovati  tutti i lavoratori del settore auto in Italia. Fim, Fiom e Uilm hanno indetto lo sciopero generale con manifestazione nazionale e corteo".  

A parlare è il segretario del circolo di Cassino del Pd, Romeo Fionda, presente ieri alla manifestazione di Roma. Con lui anche la consigliera Ornella Rodi, l'esponente  della direzione nazionale del Pd Danilo Grossi, il segretario provinciale Luca Fantini e la consigliera regionale Sara Battisti.  Uno sciopero contro Stellantis, quello di ieri, che continua ad annunciare cassa integrazione in tutti gli stabilimenti e ritarda gli investimenti, e contro il governo Meloni e il ministro Urso che dall’agosto 2023 annuncia un accordo con Stellantis per produrre un milione di veicoli senza mai averlo neanche trattato. Nel gruppo ex Fiat  dal 2014 (era Marchionne) a oggi sono usciti ben 11.500 lavoratori e nel 2024 sono previste altre 3.800 uscite incentivate.

Spiega il Pd di Cassino: "Mentre l’holding finanziaria della famiglia Agnelli-Elkann, la Exor, con sede in Olanda ha ottenuto nei primi mesi dell’anno 14,7 miliardi di utili, senza dimenticare che la “FIAT” di Cassino è stata costruita con i soldi pubblici. Il Circolo del Partito Democratico di Cassino ha partecipato alla manifestazione a Roma per sostenere la lotta dei lavoratori dello stabilimento Stellantis che, considerati i numeri  della crisi, rappresenta un problema economico e sociale per il nostro territorio. Noi siamo e sempre saremo affianco  ai lavoratori che si vedono cancellare il presente e il futuro e per impedire che sia smantellato il settore dell’automotive  nell’interesse generale del Paese.
 Prosegue ancora la nota: "I lavoratori dell’automotive in questi anni erano quasi spariti, cancellati dai riflettori che erano puntati sui super dirigenti, i grandi manager ma” le auto senza chi le progetta e le produce non esisterebbero”.   Come non ricordare la “sceneggiata” che si svolse anche a Cassino con il siparietto Renzi-Marchionne sulle ipotetiche assunzioni. Poi sappiamo come è finita. La crisi strutturale dello stabilimento di Stellantis di Cassino è gravissima. Solo 19.719 auto prodotte da gennaio a settembre  con il 47,7% in meno rispetto il 2023. L’unica cosa certa è che si chiedono soldi allo Stato per costruire le auto senza un Piano Industriale vero.

Carlos Tavares,  Amministratore delegato di Stellantis, il manager più pagato nel mondo dell'auto, a conti fatti,  guadagna 100.000 euro al giorno, ovvero 4.000 euro l'ora. È superfluo  calcolare la grande sproporzione, evidente,  tra il suo stipendio e quello di un lavoratore Stellantis.  Tavares ogni volta che parla minaccia tagli: taglia le aziende della componentistica, taglia gli occupati, taglia il salario con la cassa integrazione, taglia i tempi di lavoro, quando si è in linea di montaggio, e ci dice che per produrre in Italia bisogna tagliare i costi ma l’unica cosa certa e necessaria è che l’Amministratore delegato abbia rispetto per i lavoratori e che l’unico taglio di cui Stellantis ha bisogno è QUELLO DEL SUO STIPENDIO E QUELLO DEGLI AZIONISTI e che queste risorse siano investite in ricerca, sviluppo, produzione, salute e sicurezza sui posti di lavoro.

“In piazza a Roma al fianco dei lavoratori del comparto automotive. Sono necessarie parole chiare da parte del governo e dell’azienda sul futuro di Stellantis e, soprattutto, per quello di migliaia di famiglie sempre più angosciate da una situazione inaccettabile. L’audizione di Tavares ha aggravato un quadro già molto critico”.  Così in una nota Sara Battisti, consigliera regionale del Pd, presente in piazza a Roma per lo sciopero unitariO, mentre  il segretario provinciale del Pd di Frosinone, Luca Fantini, presente anche lui allo sciopero generale di Roma ha evidenziato:  “Lo sciopero generale odierno rappresenta un segnale chiaro per Stellantis e il Governo. Non possono essere i lavoratori a pagare per scelte scellerate; bisogna invertire la rotta immediatamente. Tra cassa integrazione, tagli e salari da fame, la situazione è ogni giorno più allarmante.” 

IN PIAZZA ANCHE 'CASSINO POPOLARE'

Il movimento Cassino Popolare si è schierata oggi a fianco dei lavoratori Stellantis in un momento di estrema incertezza per l’economia locale e nazionale. Nato dall’unione di persone impegnate nel difendere valori fondamentali come la tutela dei più deboli e dei posti di lavoro e la difesa dei beni comuni, Cassino Popolare interviene nella crisi che sta colpendo il settore automobilistico, in particolare lo stabilimento ex Fca di Cassino. Questa situazione sta creando preoccupazione in migliaia di famiglie italiane. Sul nostro territorio la minaccia concreta e a breve riguarda una perdita significativa di posti di lavoro, stimata in circa 1500 unità per il prossimo anno. La crisi di Stellantis, aggravata dall’assenza di un piano industriale che l’amministratore delegato Tavares ha solo mostrato senza alcuna ufficializzazione, è vista come un ricatto che minaccia la stabilità occupazionale e produttiva: tanto più che il Ceo della multinazionale francese, ascoltato in Parlamento, ha finito col chiedere ulteriori incentivi pubblici senza offrire garanzie per il futuro.

Cassino Popolare si unisce alle rivendicazioni dei sindacati del comparto metalmeccanico e alla FIOM CGIL in particolare, che hanno lanciato l’allarme sulla perdita di posti di lavoro nel territorio già socialmente depresso. Per contrastare questa crisi, il movimento ha sostenuto convintamente lo sciopero e la manifestazione organizzati per il 18 ottobre a Roma, considerandola un passo fondamentale per difendere il lavoro e i salari dei lavoratori italiani. Senza esitazioni, Cassino Popolare chiede un intervento deciso dello Stato nel capitale di Stellantis per salvare un settore strategico per l’industria nazionale, ribadendo la necessità di lottare contro i ricatti e a favore di un futuro occupazionale sicuro.

 


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