"Stellantis, i lavoratori hanno già pagato un prezzo troppo alto"

Economia - Il sindaco di Cassino Enzo Salera conferma la sua presenza alla manifestazione di domani a Roma e dice: "Agli operai è stata tolta la certezza del futuro". Intanto arriva una buona notizia per quel che riguarda l'indotto: accordata la solidarietà, salvi 30 posti alla Fionda. Zls, Battisti incalza e chiede spiegazioni sui territori esclusi

"Stellantis, i lavoratori hanno già pagato un prezzo troppo alto"
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 17-10-2024 17:22 - Tempo di lettura 3 minuti

“Con i colleghi sindaci della Consulta del Lazio Meridionale saremo a Roma al fianco dei lavoratori di Stellantis e dell’indotto, a sostegno della manifestazione e dello sciopero indetti in difesa dell’automotive e per il futuro dell’industria italiana".  

A parlare è il sindaco di Cassino, Enzo Salera, alla vigilia dello sciopero di domani.  "Le famiglie dei nostri lavoratori - spiega il primo cittadino - hanno già pagato un prezzo alto per le politiche aziendali del gruppo italo-francese, che non ha assicurato i livelli occupazionali previsti, né la continuità lavorativa. Gli ultimi tempi sono stati scanditi da continui periodi di cassa integrazione che hanno ridotto sensibilmente i salari, con pesanti ricadute sull’economia del nostro territorio". 

Il presidente della Consulta, quindi, argomenta: "Agli operai, agli impiegati, ai tecnici dello stabilimento cassinate e delle tante realtà-satellite, è stata tolta la certezza del futuro e vivono con comprensibile apprensione questa lunga crisi.  Nell’ultima riunione della Consulta di venerdì 11 ottobre, nel giorno in cui l’Italia intera ha ascoltato le inquietanti parole di Tavares in audizione alla Camera, noi sindaci abbiamo chiesto ed ottenuto dall’on. Nicola Ottaviani, l’impegno ad intercedere con il Ministro dello Sviluppo Economico, Adolfo Urso, affinché partecipi ad un confronto sul futuro di Stellantis e operi per un intervento fattivo e continuativo del Governo".   

Conclude il sindaco Salera: "La mobilitazione di Roma è il segnale di migliaia di lavoratori e di amministratori a Stellantis: l’obiettivo è che l’azienda si apra al confronto nell’ottica dell’adozione di un piano industriale in grado di rilanciare il settore mantenendo i livelli occupazionali”.  Alla vigilia dello sciopero arriva intanto una buona notizia per una delle aziende dell’indotto, la Fionda. Nella giornata di ieri in regione Lazio è stato firmato l’accordo che garantisce ai 30 operai la salvezza del posto di lavoro. L’azienda, che conta 93 dipendenti, nei giorni scorsi aveva paventato l’ipotesi di tagliare di un terzo il personale e quindi 30 maestranze erano a rischio.  La società dell’indotto dell’ex Fiat (nata nel 1989), attiva nelle lavorazioni di qualità per le Maserati Grecale prodotte nello stabilimento di Cassino, fino al 2016  si occupava di progettare e realizzare rivestimenti (in tessuti pregiati) e arredi per le industrie navali, aeronautiche e automobilistiche.

Da allora, poi, ha deciso di specializzarsi per il settore automotive. Una scelta però poco felice, visti i risultati odierni: al momento da Cassino escono appena otto Grecale al giorno in allestimento full electric, su un totale di 195 veicoli. Negli ultimi anni, infatti, la società ha prima fatto ricorso a un piano di esuberi (agli inizi del 2020 contava 127 dipendenti) e poi agli ammortizzatori sociali.

Questi volumi produttivi, spiega l’azienda, sono troppo bassi per poter mantenere l’attuale livello di occupazione. Da qui la decisione di avviare la procedura di licenziamento collettivo per 30 dipendenti. Una decisione avversata dai sindacati, che hanno chiesto di esaurire la cassa integrazione ancora a disposizione o di valutare il ricorso ai contratti di solidarietà. Grazie all'intervento della regione Lazio è stata accordata la solidarietà. 

ZLS - PARLA SARA BATTISTI

“Ho chiesto al Presidente della commissione regionale Sviluppo economico, Enrico Tiero, di convocare la commissione per avere un’informativa dettagliata in merito alla richiesta di istituzione della Zona Logistica Semplificata recentemente adottata dalla Giunta Rocca. Un iter, è doveroso ricordarlo, iniziato con un’apposita delibera, contenente il Piano di Sviluppo strategico del Lazio, dalla precedente giunta Zingaretti.

L’attuale amministrazione ha proceduto ad aggiornare la delibera precedente in base alle indicazioni pervenute dalla Presidenza del Consiglio e agli aggiornamenti normativi. Con questa istanza si richiede un approfondimento sui criteri di individuazione dei Comuni inclusi nella ZLS al fine di rispondere alle numerose sollecitazioni dei Sindaci dei Comuni attualmente esclusi dalla stessa nonostante la presenza di aree industriali”. 

Così in una nota la consigliera regionale del Pd Lazio, Sara Battisti. 

“L’istituzione della ZLS - prosegue - da me più volte richiesta dopo l’esclusione del Lazio dalla Zes, rappresenta una grande opportunità specie per le zone della nostra regione interessate da gravi crisi occupazionali nelle quali, favorire nuovi investimenti, significherebbe garantire una nuova prospettiva di sviluppo. In attesa dell’eventuale via dalla presidenza del consiglio dei ministri, l’obiettivo della commissione è quello di dare un contributo e conoscere nel dettaglio l’iter istitutivo e le relative tempistiche.

A tal fine la richiesta sottoscritta dai colleghi Droghei, Tidei, Novelli, richiede l’audizione: Roberta Angelilli, Vice Presidente della Regione; i Presidenti delle Province e Città Metropolitana del Lazio; i rappresentanti delle sigle sindacali regionali e provinciali di CGIL, CISL, UIL; il Consorzio industriale del Lazio; le Associazioni datoriali di categoria”.





Articoli Correlati


cookie