Mandare a casa Ciacciarelli sarebbe una mortificazione per la Ciociaria

Opinioni - "La soluzione proposta dal Presidente Rocca non può limitarsi ad un equilibrio tutto interno alla maggioranza e penalizzare un territorio: se la soluzione è quella di non riconoscere il terzo assessorato a Forza Italia ma solo di una diversa distribuzione delle deleghe sarebbe giusto bussasse al citofono degli assessori  romani che hanno deleghe di grande sostanza inclusa quella della sanità che mantiene il presidente, altrimenti la prossima volta Rocca si faccia votare solo da Roma"

Mandare a casa Ciacciarelli sarebbe una mortificazione per la Ciociaria
di autore Lello Valente - Pubblicato: 24-09-2024 17:52 - Tempo di lettura 3 minuti

Il rischio più che fondato che la Ciociaria si indebolisca ancora più isolata di quanto non lo sia già oggi e che si riapra la vecchia contesa tra Rome e le Province.

La richiesta di Forza Itala di avere un terzo assessorato regionale potrebbe finire con una mortificazione per la Ciociaria, perché indebolire l’unico assessore regionale che abbiamo non significa punire la Lega o Abbruzzese, significa indebolire la Ciociaria.

Non si tratta di entrare nel merito di una richiesta legittima di Forza Italia o di difendere le posizioni della Lega, qui parliamo di un territorio che al cospetto della Provincia di Latina e di Roma è fortemente mortificato e nel riassetto futuro che si paventa potrebbe diventarlo ancora di più.

Indebolire l’assessore regionale della provincia di Frosinone, che si chiami Ciacciarelli o che si chiami Giulio Cesare non è un problema né di nome né di partito, è un indebolimento per l’intero territorio ciociaro, a meno che Forza Italia non decida di riequilibrare il tutto facendo entrare nella Giunta regionale un rappresentante della Ciociaria.

Gli equilibri territoriali sono stati da sempre mantenuti soprattutto quando a vincere è stato il centrodestra, ci sono stati momenti nei quali la Ciociaria aveva due assessori regionali di peso, altri nei quali aveva incarichi regionali di peso, comunque l’equilibrio prescindeva dalle rappresentanze dei partiti, l’indicazione è sempre stata quella di mantenere degli equilibri sui territori del Lazio.

Adesso Roma è eccessivamente   rappresentata: Presidente della Giunta regionale, il Presidente del Consiglio regionale, deleghe assessorili di grande peso e con un numero di assessori consistenti, mortificare la Ciociaria sottraendo all’unico assessore qualche competenza di peso significa mortificare la Provincia di Frosinone.

La Ciociaria non ha mai fatto mancare voti consistenti al centrodestra anche quando a Roma il centrodestra perdeva voti, un riconoscimento a questo attaccamento richiederebbe una diversa valutazione ed un maggior rispetto verso l’elettorato che ha sempre votato per il centrodestra.

Solo per rinfrescare la memoria: nel 2018 il centrodestra in provincia di Frosinone prese il 40%, il centrosinistra il 24% ma a Roma vinse il centrosinistra che consegnò la Regione al Zingaretti bis.

Anche nel 2013 fu Roma a consegnare la Regione al primo Zingaretti mentre in Ciociaria il centrodestra vinse con il 40% e potrei ritornare indietro il risultato non cambia, in Ciociaria il centrodestra alle regionali ha sempre vinto, a Roma no.

L’elettorato è molto fluttuante punirlo significa spostare il consenso verso la sinistra che in ogni caso ha sempre mantenuto un equilibrio territoriale quando ha vinto le elezioni regionali.

La soluzione proposta dal Presidente Rocca non può limitarsi ad un equilibrio tutto interno alla maggioranza e penalizzare un territorio: se la soluzione è quella di non riconoscere il terzo assessorato a Forza Italia ma solo di una diversa distribuzione delle deleghe sarebbe giusto bussasse al citofono degli assessori  romani che hanno deleghe di grande sostanza inclusa quella della sanità che mantiene Lei, altrimenti, Caro Presidente la prossima volta si faccia votare solo da Roma.





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