IL FATTO - D'Amato chiede di introdurre l'obbligo vaccinale: "Nel Lazio quasi mezzo milione di persone sono ancora scoperte". Si attende entro domani l'ordinanza di Zingaretti sulle mascherine all'aperto. Tutte le ipotesi allo studio del Consiglio dei ministri
"Il governo deve introdurre l'obbligo vaccinale". Nel Lazio, ad esempio, "ci sono ancora oltre 400mila persone non vaccinate". Lo dice l'assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D'Amato al Messaggero. "Potranno sembrare poche rispetto a una popolazione di quasi 6 milioni. Ma in termini assoluti è un numero altissimo che mette a rischio gli altri abitanti. Ormai l'unico modo per sradicare questo zoccolo duro è l'obbligo vaccinale".
L'assessore parla alla vigilia dell'ordinanza che dovrebbe essere emanata domani dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e che dovrebbe prevedere l'obbligo di mascherine all'aperto a partire dal 23 dicembre.
Intanto il Governo prepara la stretta di Capodanno. Giovedì è prevista la cabina di regia. Queste le informazioni che filtranoTra le prime ipotesi al vaglio del Governo per spingere sulle terze dosi c'è quella della diminuzione della validità del Green pass, che potrebbe essere portata da nove a sei mesi. Ma secondo altre indiscrezioni si potrebbe addirittura arrivare a 5, ma una decisione non è stata ancora presa.
Questo perché a decine di milioni di italiani il certificato vaccinale della durata di centottanta giorni scadrebbe tra l’inizio di gennaio e la metà di febbraio, visto che moltissime somministrazioni sono avvenute tra luglio e il 15 agosto, e ciò incrementerebbe considerevolmente le dosi di richiamo. Ad essere prorogato quasi certamente dovrebbe essere anche il Super Green pass rilasciato a vaccinati e guariti: il decreto scade il 15 gennaio, ma è possibile venga esteso fino al 31 marzo, quando scade lo stato di emergenza. È obbligatorio per andare al ristorante e negli altri locali dove si mangia al chiuso, nei cinema e nei teatri, negli stadi, in discoteca e per partecipare agli eventi pubblici e alle feste, non legate a cerimonie religiose.
Anche in vista del Capodanno, il Governo vorrebbe introdurre delle misure più stringenti per evitare assembramenti. Per questo, per partecipare a feste e andare in discoteca, in cui al momento si accede solo tramite Super Green pass, si ragiona sull’ipotesi di imporre anche un tampone negativo già dal 27 dicembre, in tempo dunque per il 31 dicembre. Nessuna stretta invece per gli incontri privati, ma è possibile che dall'Esecutivo arrivi una raccomandazione forte ad evitare situazioni di rischio, soprattutto in concomitanza con le festività di Natale.
Allo studio c’è invece un possibile filtro per i centri commerciali che possa impedire gli assembramenti. I tecnici stanno valutando l’opportunità di rendere obbligatorio almeno il green pass base come già accade per treni, aerei e mezzi di trasporto pubblico. L’alternativa potrebbe essere quella di contingentare gli ingressi come già accade nei grandi magazzini.
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