IL FATTO - Oggi il funerale della giovane mamma che lascia una figlia di 4 anni. Palloncini celesti per rendere omaggio alla sua fede laziale. Il sindaco: " Non ci sono parole per esprimere il dolore che stiamo provando, non ci sono messaggi di conforto che possano anche solo lenire un dolore così grande"
di Francesca Messina
Si sono svolti oggi i funerali di Cecilia Misischi. Il marito Edi, i genitori Silvestra ed Antonio, parenti ed amici si sono stretti accanto al feretro della giovane donna, per accompagnarla nel suo ultimo viaggio terreno. Nel primo pomeriggio presso la Chiesa di San Paolo a Cervaro, si respirava un silenzio irreale, solo lacrime e visi distrutti dal dolore per una così grave perdita. Ricordiamo che Cecilia, figlia del medico Silvestra Fasulo è morta improvvisamente nel sonno durante la notte ed ha lasciato la sua figlioletta di soli quattro anni. Il sindaco di Cervaro, Ennio Marrocco ha voluto ricordarla con queste parole: "La nostra Comunità è sconvolta e incapace di spiegarsi, per la prematura scomparsa della cara Cecilia".
Argomenta il primo cittadino: "Non ci sono parole per esprimere il dolore che stiamo provando, non ci sono messaggi di conforto che possano anche solo lenire un dolore così grande, perché la morte, così prematura e improvvisa, lascia un senso di ingiustizia e rabbia che non trova pace. La mia vicinanza, personale e di tutta l’Amministrazione Comunale, va alla famiglia, in particolare al Marito Edi, alla piccola Adele, a Silvestra a Tonino, a Irene, a Fulvio, ai parenti, agli amici e a tutti i suoi conoscenti.
Gesù ci ha illuminato sul mistero della morte, e ci autorizza a sentirci addolorati quando una persona cara se ne va. Gesù ci mette su questo crinale della fede e ci dice: io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Tutta la nostra esistenza si gioca qui, sulla grazia di custodire nel cuore la fiammella della fede!
Gesù ci prenderà per mano, e ripeterà ancora una volta: “Fanciulla, alzati!” La morte potrà strapparci da questa vita, ma l'amore non permetterà nemmeno alla morte, se lo vogliamo, di strapparci fino in fondo dalla vita. Perché l'amore, come dice San Paolo, “tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta”.
La morte è un’esperienza che riguarda tutte le famiglie, senza eccezione alcuna. Fa parte della vita. I nostri cari, però, non sono scomparsi nel buio del nulla: la speranza ci assicura che essi sono nelle mani buone e forti di Dio. Grazie cara Cecilia, buon viaggio nelle braccia del Padre. Porta con te il nostro volto, i nostri nomi e da lassù guidaci perché possiamo generare vita e amore come hai fatto tu, perché possiamo imparare nuovamente a consegnarci a Dio Padre.
Ti benediciamo, e tu da lassù benedici i nostri passi. Il nostro saluto allora non è un addio, è un arrivederci per camminare un giorno insieme nella carità eterna". Il sindaco e l'Amministrazione Comunale hanno deciso che le luminarie natalizie presso il Comune, resteranno spente in segno di lutto per la grave perdita che ha colpito le famiglie di Branco, Misischi e Fasulo.
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