Cosa significa "immunità di gregge"?

Cosa significa "immunità di gregge"?

RUBRICHE - L'approfondimento di Angelo Franchitto sul tema dei vaccini

<strong>Angelo Franchitto<br></strong>
Angelo Franchitto

Conoscere è il vero vaccino

La rubrica sui vaccini nasce dalla mia idea di capire meglio, ma anche per spiegare il perché un vaccino ci salva la vita. Infatti, oltre alla pandemia da Covid-19 che ci ha colpiti un anno fa, e che ancora non ci abbandona, il vaccino esiste dal 1796. Proprio quell’anno è partita la vaccinazione della popolazione con il vaccino contro il vaiolo, scoperto da Edward Jenner. Poi si è passati alla lotta contro difterite e tetano.

Si tratta di due grandi progressi ottocenteschi in campo sanitario. I vaccini antidifterico e antitetanico si devono agli studi del tedesco Emil Adolf von Behring (1854-1917) e al collega giapponese Shibasaburo Kitasato (1853-1931), mentre lavoravano insieme all’Istituto di Igiene di Berlino. In Italia, la vaccinazione contro il tetano è obbligatoria dal 1968. Da quella data, il numero di malati è drasticamente diminuito. Nel nostro paese abbiamo alcune vaccinazioni obbligatorie quali:

antipoliomielitica;

anti-difterica,

anti-tetanica,

 anti-epatite B, anti-pertosse,

anti Haemophilus Influenzae tipo B,

anti-morbillo,

anti-rosolia,

anti-parotite,

anti-varicella.

Si tratta di vaccinazioni obbligatorie per i minori in età tra gli zero e i sedici anni e seguono le indicazioni del calendario previsto dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale vigente. Dunque che i vaccini siano importanti per la nostra salute non è un concetto nuovo. Ma è una novità, per la nostra epoca, la ricerca di una immunità di gregge globale. Tutelare la salute di tutti nel mondo non è impresa semplice.

Ma cosa significa arrivare all’immunità di gregge?

Il concetto di immunità di gregge altro non è che il principio grazie al quale un’alta percentuale di soggetti vaccinati impedisce al virus di circolare e scatenare l’epidemia.

Quando parliamo di vaccini si tratta soprattutto di una corsa ad ostacoli. Infatti, fino a quando si hanno bassi livelli di vaccinati, virus e batteri riescono a diffondersi molto velocemente. La loro è un’avanzata inesorabile.

Mentre quando si hanno livelli medi di vaccinati l’epidemia tende a un rallentamento progressivo. Sicuramente tutto ciò non è ancora sufficiente a proteggere la popolazione in modo adeguato. Soprattutto non aiuta i più vulnerabili. Infine, arriviamo a raggiungere un’alta percentuale di copertura. Stiamo parlando di almeno il 90% della popolazione che si è vaccinata. Solo in questo momento vediamo che gli patogeni, nel tentativo di diffondersi, trovano davanti ad essi una strada sbarrata.

Finalmente, in questo caso, la maggioranza della popolazione, che è quella che ha fatto il vaccino, tutela anche i non vaccinati. L’immunità di gregge offre due risvolti interessanti. Primo è un sistema che serve alla difesa dei soggetti più fragili.

Infatti, dobbiamo sempre pensare che nella popolazione esistono anche persone che, per vari motivi, hanno un sistema immunitario debole e quindi sono esposti più degli altri agli agenti patogeni.

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Per esempio i bambini più piccoli sono vulnerabili agli agenti patogeni in quanto il loro sistema immunitario deve ancora svilupparsi. Infatti, come detto prima, il piano vaccinale si va completando nel corso degli anni. Tuttavia se le persone che sono loro intorno sono anche persone vaccinate, i bambini e le altre persone con sistema immunitario debole, possono essere ugualmente protette e godere dei benefici dell’immunizzazione degli altri.

Il secondo beneficio dell’immunità di gregge è l’eradicazione delle malattie infettive. Quando la copertura vaccinale raggiungerà il 90% e oltre della popolazione, il coronavirus, non potendo più diffondersi, tenderà a scomparire.

Questo è un effetto che ci auguriamo tutti, ma che per raggiungere questa situazione di immunità dobbiamo portare avanti le misure di tutela personale come il distanziamento fisico e l’uso delle mascherine. Dunque la vaccinazione ha un ruolo importantissimo, ma noi abbiamo il dovere di tutelarci ed evitare che il virus continui a circolare e a mutare, perché questo rallenterebbe e renderebbe vani i nostri sforzi.





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