"Io, docente, vi spiego perchè per ora è meglio non riaprire le scuole"

"Io, docente, vi spiego perchè per ora è meglio non riaprire le scuole"
di autore Redazione - Pubblicato: 04-01-2021 00:00

L'INTERVENTO - La professoressa Maria Iannone, forte sostenitrice della didattica in presenza, evidenzia i rischi che si corrono in questo momento. E perchè, quindi, almeno per un po', sarebbe meglio continuare con le lezioni a distanza

Alcuni studenti che fanno il loro ingresso in classe

In vista della riapertura delle scuole il 7 gennaio, si è acceso il dibattito. Da una parte i forti sostenitori della didattica in presenza. Dall'altra chi ne evidenzia i rischi e predilige la "Dad". Divisioni che riguardano studenti, genitori, insegnanti ed anche la classe politica. Basta vedere quanto accade nel Cassinate dove il sindaco di Pontecorvo ha rinviato l'apertura delle scuole a lunedì prossimo (per il momento) mentre il primo cittadino di Cassino ha confermato l'ok alla riapertura dal 7 gennaio.

Riceviamo, e di seguito volentieri pubblichiamo, l'intervento della professoressa di Cassino Maria Iannone

Maria Iannone
Maria Iannone

Docente e già assessore alla cultura del comune di Cassino

Sono una forte sostenitrice della didattica in presenza per tutta una serie di ovvi motivi che però, alla luce degli ultimi dati della pandemia, con i bollettini che riportano i numeri dei contagi in crescita, ho dovuto riconsiderare, tanto da ritenere che oggi é un grosso azzardo riaprire le scuole. Da quanto trapela dagli organi di stampa, dalle note dei Prefetti e dalle dichiarazioni congiunte delle sigle sindacali, si delega alla scuola, gia' lungamente provata da continui cambiamenti, la responsabilità di riaprire in ottemperanza ad indicazioni che vengono costantemente aggiornate.

Vista la risalita della curva dei positivi, ad esempio solo a Cassino si registrano 141 casi nuovi casi in cinque giorni (di quelli acclarati), il principio da adottare dovrebbe essere un altro, soprattutto alla luce della campagna di vaccinazione messa in campo i cui effetti si vedranno non prima della fine di gennaio.

Alcuni giorni fa ho scritto alla Ministra Azzolina evidenziando le incongruenze e le criticità presenti nelle disposizioni di riapertura. Se si analizzano ad esempio le predisposizioni degli ultimi Dpcm in riferimento al numero massimo di persone che si raccomanda di non superare in casa, non si comprende come poi si possa stazionare in più di 20 in un'aula per almeno 5 ore. O ancora, le palestre sono state chiuse, ma quella scolastica può essere utilizzata per l'ora di scienze motorie.

Credo che qualsiasi misura di sicurezza si adotti, sia comunque insufficiente. Inoltre, le bozze dei futuri Dpcm prevedono ulteriori strette con lockdown totali nei weekend.
Spero che si possa concretamente rinviare la riapertura delle scuole in presenza e continuare cosi' come fatto fino ad ora con la DAD, almeno fino al rilevamento di dati che indichino quantomeno un rallentamento dei contagi.





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