Politica - La frazione di Cassino, similmente a molte altre zone della città martire, sta vivendo una situazione di profondo disagio con la fornitura dell'acqua che è stata interrotta frequentemente. Per la consigliera comunale l'azienda: "dovrebbe reinvestire i ricavi derivanti dalla gestione del servizio, nel miglioramento e potenziamento delle infrastrutture"
Un disagio palpabile e fortemente tangibile. Che sta creando notevoli criticità nella città martire. La mancanza di acqua continua a verificarsi in molteplici zone di Cassino, creando notevoli problematiche alla popolazione, con particolare riferimento alle persone che versano in uno stato di fragilità.
Sulla tematica è intervenuta Mercedes Galasso, consigliera comunale afferente alla lista “Salera Sindaco”.
“Nell'ultimo mese - dichiara la consigliera Galasso - i cittadini della periferia di Cassino hanno dovuto far fronte alla sospensione idrica messa in atto dal Gestore Acea Ato 5. È a dir poco vergognoso - sottolinea l’esponente di maggioranza - quello che sta accadendo, basti pensare che le sospensioni non sempre sono state comunicate e che le stesse negli ultimi giorni hanno superato le 24 ore. Il tutto, associato alle elevate temperature, mette a dura prova la vita umana e l'ambiente”.
“Negli ultimi giorni - prosegue - ho ricevuto numerose telefonate di cittadini che, avendo atteso per circa dodici ore il ripristino della fornitura, mi contattavano per avere notizie nel merito. La situazione a San Michele, in via Portella, è particolarmente critica. Di fatto assistiamo da mesi alla presenza di una grave perdita proveniente dalla cisterna, che rovina la strada e invade il terreno dei soggetti privati”.
“Acea - ricorda Galasso - dovrebbe reinvestire i propri profitti o i ricavi derivanti dalla gestione del servizio, nel miglioramento e potenziamento delle infrastrutture e dei servizi offerti. Questa pratica - evidenzia - è generalmente associata alla gestione di servizi pubblici essenziali, dove le aziende sono tenute a garantire la qualità e l'efficienza del servizio. Purtroppo ciò non avviene, viste le continue sospensioni praticate da anni e che vedono i nostri poveri concittadini vittime indifese”.
“Manca ad oggi una vera e propria tutela dei nostri cittadini contro i disservizi che gli stessi subiscono. La domanda sorge spontanea: dove sono finiti i comitati “No Acea” che negli anni portavano avanti questa battaglia, e che non hanno raggiunto i risultati che tanto decantavano? Di fatto non si hanno più tracce di questi paladini. Consiglierei ai responsabili di questi comitati di riprendere le battaglie contro Acea, invece di infierire continuamente contro l'amministrazione e il Sindaco" ha concluso Galasso.
L.P.
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