Valleluce, inaugurata la Big Bench "Belvedere Gustav"

Cassinate - La struttura è stata collocata sulla vetta del Monte Cifalco a circa 900 metri di altitudine, dove passava la linea difensiva tedesca durante la Seconda guerra mondiale. L’iniziativa è stata promossa dall’APS "ValleluC’è"

Valleluce, inaugurata la Big Bench "Belvedere Gustav"
di autore Luca Pallini - Pubblicato: 14-05-2025 08:03 - Tempo di lettura 2 minuti

È stata inaugurata domenica 11 maggio la  Big Bench n. 406 – Belvedere Gustav, collocata sulla vetta del Monte Cifalco a oltre 900 metri di altitudine, nel territorio di Valleluce. L’iniziativa, promossa dall’APS ValleluC’è, ha visto la partecipazione di escursionisti, cittadini, rappresentanti istituzionali e delle Forze dell’Ordine, insieme a giornalisti e appassionati del territorio. Dopo il ritrovo in località Cese, i partecipanti hanno raggiunto la panchina attraverso un sentiero immerso nel verde.

La nuova Big Bench, dipinta di blu e di verde, si affaccia sulla Valle del Rapido con una vista privilegiata sull’Abbazia di Montecassino e, nelle giornate più limpide, sull’isola di Santo Stefano. Il nome scelto - Belvedere Gustav - rievoca la Linea Gustav, la linea difensiva tedesca che attraversava queste montagne durante la Seconda guerra mondiale.  Ancora oggi, lungo il percorso, sono visibili fortini, trincee e postazioni di osservazione risalenti al 1944. L’escursione è stata arricchita dagli interventi del prof. Domenico Capodanno, che ha guidato i presenti alla scoperta dei luoghi simbolo della memoria locale, tra cui i resti del Romitorio di San Bartolomeo il Giovane, figura spirituale legata alla tradizione monastica cassinese.

L’APS ValleluC’è, nata da meno di un anno, ha condiviso con entusiasmo il senso del progetto: "Quella di oggi è stata una festa. In poco tempo siamo riusciti a realizzare un sogno che unisce natura, storia e comunità. Il Monte Cifalco è un luogo speciale, con una vista che spazia fino a Montecassino e, all’orizzonte, Santo Stefano. Qui si leggono ancora i segni della guerra, dei fortini tedeschi, del romitorio e delle generazioni che ci hanno preceduto. Abbiamo tanti progetti in corso, come la mappatura dei sentieri naturalistici. E continueremo con la stessa passione che ci guida fin dall’inizio".

Come evidenziato durante il discorso di apertura, l’opera è stata resa possibile grazie al lavoro magistrale di Giuseppe Grande, che ha realizzato la struttura in ferro, e di Jacques, che ha preparato la parte in legno. Entrambi sono stati supportati da Patrick, che ha supervisionato l’intera lavorazione. Un ringraziamento particolare è andato anche ai sostenitori economici del progetto: il Ristorante Pizzeria Airone, Odontosalute e il Gruppo Miele. "A tutti loro - ha sottolineato l’Associazione - va il nostro grazie più sincero per aver creduto fin da subito in questa iniziativa".

Tra i momenti più intensi della mattinata, l’intervento musicale del maestro Marco Musollino, che -in piedi sulla panchina appena inaugurata- ha fatto risuonare le splendide note del suo sax in tutta la valle.  La risposta positiva, arrivata a soli otto mesi dalla richiesta inviata alla Fondazione, ha fatto in modo che Valleluce entrasse a far parte del circuito internazionale del Big Bench Community Project, aprendosi ufficialmente a un nuovo tipo di turismo: di prossimità, lento e sostenibile.

Come infatti evidenziato anche dal sindaco e da esponenti dell’Amministrazione Comunale, il progetto, si inserisce in un disegno più ampio di valorizzazione del patrimonio ambientale, storico e spirituale di questo angolo della Valle del Rapido. L’inaugurazione si è chiusa con un momento conviviale, tra prodotti locali, una immancabile torta e dialoghi autentici con chi, ogni giorno, si impegna per custodire e rinnovare l’identità del proprio territorio.
L.P.





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