Rubriche - Come ritrovare il giusto equilibrio tra impegni e momenti di pausa, ispirandoci alla saggezza dei bambini. Loro sì che sanno gestirlo. Vivono in un tempo indefinito, non esiste né giorno né notte, seguono soltanto i loro bisogni.
Un nuovo argomento su cui riflettere: il tempo. Prima della pandemia da Covid-19 non mi ero mai soffermata sull’importanza del tempo. Tutto era dato per scontato: questa cosa la farò domani, questo posto lo visiterò la prossima estate, richiamerò quando avrò tempo.
Poi improvvisamente tutto si è fermato in un tempo e per un tempo indefinito. Anche le attività più banali sono diventate impossibili da praticare senza nessuna certezza sul ritorno alla normalità. Tutto è diventato un lusso persino incontrare un parente o un amico e alcuni, purtroppo, non è stato più possibile vederli.
Ecco che si riscopre l’importanza del tempo, qualcosa di sfuggente di cui nella vita non si può mai disporre liberamente. Non si sa quanto ne abbiamo a disposizione e non c’è mai libertà nell’usarlo. Da piccoli dipendiamo dai nostri genitori e dai loro ritmi e da adulti siamo legati al lavoro e agli impegni della vita quotidiana. Trascorre l’intera giornata e non c’è mai abbastanza tempo per fare tutto. Dovremmo imparare dai bambini. Loro sì che sanno gestirlo.
Vivono in un tempo indefinito, non esiste né giorno né notte, seguono soltanto i loro bisogni. Li contraddistingue la lentezza delle attività: la pappa rappresenta un rito il cui tempo può variare da dieci minuti a un’ora, c’è poi la defecazione che costituisce il momento liberatorio e di completamento della nutrizione segue il bagnetto e non mancano mai le coccole.
Appena finito si ricomincia da capo come se il tempo precedente non fosse mai trascorso. Non solo è lento il tempo dei bambini, è anche ripetitivo. Costringono anche l’adulto a fermarsi, a rallentare, a riflettere. Gli ricordano l’importanza di un abbraccio obbligandolo con un pianto disperato cui segue un sorriso pieno di amore, quell’amore sincero e incondizionato che soltanto i più piccoli sanno donare.
Impariamo da loro a riprenderci gli spazi per vivere appieno il nostro essere umani che la velocità della quotidianità e le tecnologie stanno assopendo lentamente.
Tu cosa ne pensi? Scrivi a redazione@leggocassino.it
Articolo precedente
Il Carnevale dell'Alto CasertanoArticolo successivo
Un grande successo il Festival delle belle voci