Tfa, il Riesame conferma i domiciliari anche per Giancarlo Baglione

Cronaca - Respinta la richiesta di revocare la misura cautelare, anche il titolare della scuola Cervantes di Sora resta agli arresti così come i due docenti Chiusaroli e Arduini. Discussa stamane anche la posizione di Mignanelli: il Tribunale si esprimerà tra pochi giorni

Tfa, il Riesame conferma i domiciliari anche per Giancarlo Baglione
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 05-02-2025 15:37 - Tempo di lettura 2 minuti

Resta ai domiciliari Giancarlo Baglione, titolare della scuola Cervantes di Sora, finito agli arresti lo scorso 14 gennaio con l'accusa di aver intascato tangenti dagli aspiranti corsisti del Tfa di sostegno dell'Unicas ai quali avrebbe fornito in anticipo i questi. Gli aspiranti prof., pur di riuscire a frequantare il Tfa per ottenere l'abilitazione al sostegno, avrebbero versato a Baglione fino a 15.000 euro. Il Riesame ha rigettato la richiesta presentata lunedì dal legale di Baglione con la quale si chiedeva di revocare la misura cautelare.

Questa mattina il Tribunale del Riesame di Roma si è invece occupato della posizione di Massimiliano Mignanelli, già responsabile delle risorse umane e dipendente dell'Unicas che, secondo l’accusa, avrebbe fatto da tramite tra Baglione e i docenti della commissione esaminatrice.

Resta ai domiciliari però anche la coppia di docenti dell'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, arrestata lo scorso 14 gennaio nell'ambito dell'inchiesta "Luna Viola". Il Tribunale del Riesame di Roma nei giorni scorsi ha confermato la misura degli arresti domiciliari per Diletta Chiusaroli e Giovanni Arduini, entrambi coinvolti in un presunto giro di mazzette legato agli esami di abilitazione per l'insegnamento di sostegno.

L'inchiesta, condotta dalla Guardia di Finanza di Cassino sotto la direzione del tenente colonnello Francesco Papale, ha svelato un sistema corruttivo che avrebbe permesso ad alcuni aspiranti insegnanti di ottenere in anticipo i test d'esame, garantendone così il superamento. Secondo le indagini, alcuni candidati avrebbero sborsato fino a 15.000 euro per assicurarsi il posto.

Indagati a piede libero alcuni dei candidati che, sempre secondo l’accusa, avrebbero versato 15.000 euro a Baglione pur di avere in anticipo i quesiti e un trattamento di favore da parte della commissione esaminatrice.





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