Politica - I portici non erano solo una passeggiata al coperto, erano uno status, un modus vivendi: ci si incontrava, ci si innamorava, si passeggiava. Oggi, invece, regna il degrado
I cassinati e non solo che, hanno oramai i capelli bianchi, ricorderanno i famosi "portici" a Cassino che affacciano ancora oggi si corso della Repubblica e su piazza Labriola nella Città Martire. I portici non erano solo una passeggiata al coperto, erano uno status, un modus vivendi, sotto i portici ci si incontrava, ci si innamorava, si passeggiava, e si attendevano gli autobus provenienti da tutta la provincia e che arrecavano ogni mattina, studenti e studentesse pronti a far sbocciare l'amore reciproco.
Erano altri tempi d'accordo ma, i portici ci sono ancora, e purtroppo sono in una condizione a dir poco indecorosa. Una parte, quella dove c'è l'edicola è diventata una sorta di loft per alcuni senza tetto che, non contenti di mangiare, dormire e fare qualche bisognino galeotto, hanno stipato sotto il porticato cianfrusaglie e abiti dismessi di ogni tipo.
La sera solitamente alticci, urlano e litigano mandando a ramengo il decoro della centralissima piazza Diamare e corso della Repubblica. L'altra parte del porticato è invece un deposito di immondizia. Commercianti e gestori, hanno fatto cartello di sudiciume, togliendo i bidoni da davanti i loro esercizi e piazzandoli su uno dei simboli di Cassino, dove qualche amministratore avveduto, fece mettere una targa che ricordava il Martirio della città, e dove qualche amministratore poco avveduto la fece rimuovere.
In ogni caso, la zona intera ne soffre, la gente passa e scuote la testa, qualcuno abbozza una protesta con il vicino di passeggiata. Il tempo dei portici è probabilmente finito, l'amore ormai si cerca on line, ma la puzza, l'impossibilità di camminare serenamente, oppure di andare a comprare un giornale, non sono virtuali.
Articolo precedente
Asl di Frosinone assolta: no all'assunzione con graduatorie di altre aziende