Cassino, servizio mensa: scatta il fuoco incrociato delle opposizioni

Politica - Il consigliere Carmine Di Mambro parla di "situazione inaccettabile" e invita il sindaco Enzo Salera a fare chiarezza. Il collega Franco Evangelista dopo le interrogazioni presentate di recente presenta l'accesso agli atti per avere delucidazioni circa il ricorso fatto dalla ditta che ha perso l'appalto

Cassino, servizio mensa: scatta il fuoco incrociato delle opposizioni
di Redazione - Pubblicato: 07-11-2024 15:50 - Tempo di lettura 2 minuti

"Siamo ormai a novembre, i tempi per riportare il punto cottura a Cassino sono strascaduti". Il consigliere d'opposizione Carmine Di Mambro torna a chiedere chiarimenti sul servizio di refezione scolastica. "L'amministrazione e il sindaco Salera avevano annunciato, dando rassicurazioni ai genitori, che entro il 15 ottobre i pasti sarebbero stati preparati entro i 15 chilometri dalle scuole. Ebbene, non è così. Resto allibito, come amministratore, come cittadino, come padre. E' qualcosa di inaccettabile e intollerabile. I pasti continuano ad essere preparati a Vairano, parliamo di un punto cottura a oltre 40 chilometri da dove effettivamente i pasti vengono consumati".

Prosegue ancora Di Mambro: "I consumatori hanno dai 3 anni, ripeto 3 anni, ai 10 anni. Sono bambini davvero piccoli. I pasti vengono trasportati su mezzi che non sembrano rispettare quei criteri tanto sbandierati e assicurati dai comunicati dell'amministrazione ad inizio ottobre. Intanto i lavori nella scuola di Caira sarebbero fermi. E anche su questo la città e le famiglie attendono chiarimenti. Chiarimenti che già avevo chiesto alcune settimane fa senza però ottenere risposte o riscontri. Come mai il Comune ha deciso di mettere a disposizione della società che si è aggiudicata il bando per la refezione scolastica, alcuni locali della scuola, quindi di proprietà comunale?

Bando che, ricordiamo, prevedeva dei criteri, tra questi il punto cottura entro i 15 chilometri dalle scuole in cui  sarebbero stati consumati. Un punto cottura però che sembra non esserci mai stato e che, solo a servizio iniziato - il 1° ottobre -  ci si è resi conto essere in un'altra città, in un'altra provincia, in un'altra regione. Come si può pensare di preparare un piatto e trasportarlo per 40 chilometri pretendendo di mantenerne inalterata la qualità? Chi può crederci? Mangerebbero i miei colleghi di maggioranza, i membri della giunta o lo stesso sindaco un piatto di pasta cotto e condito a 40 chilometri e trasportato in box su un furgone, tutti i giorni? Sarebbero in grado di affermare che queste pietanze sono di buona qualità? Magari la pasta al dente e la carne morbida e gustosa?"

"Chiedo nuovamente e con una certa urgenza risposte in merito, risposte che diano date definitive e che spieghino ai cittadini l'iter seguito per affidare il servizio a chi, a quanto pare, non era in possesso dei criteri previsti e che poi avrebbero condotto l'amministrazione a mettere a disposizione locali della scuola di Caira per ottemperare alla mancanza". Conclude il consigliere d'opposizione Carmine Di Mambro.

A riaccendere i riflettori sul servizio mensa anche un altro consigliere comunale di minoranza, Franco Evangelista, che già lo scorso mese di settembre, prima dell'avvio del servizio mensa, aveva evidenziato le criticità. Nella gioornata di ieri il consigliere comunale ha presentato una richeista di accesso agli atti: chiede la copia del ricorso presentato dalla società che ha partecipato al bando ma non si è aggiudicata il servizio, la "il Consorzio Nazionale Servizi Società Cooperativa" e la copia della relazione redatta dal Servizio Pubblica Istruzione in merito al ricorso proposta da tale società.

Domani la questione sarà affrontata con molta probabilità anche nel corso del Consiglio comunale che prenderà il via alle ore 17 in sala Di Biasio: sono ben 14 i punti all'ordine del giorno, tra cui nove interrogazione delle opposizioni.





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