Economia - Oltre venti bus domani mattina partiranno dalla città martire alla volta della Capitale per lo sciopero generale del settore automotive. Al fianco di sindacati e lavoratori anche i sindaci del territorio. in contemporanea è prevista una manifestazione anche a Piedimonte San Germano. De Angelis: "Il Pd al fianco delle maestranze"
In mille sono pronti a marciare alla volta della Capitale per la manifestazione di domani, venerdì 18 ottobre: il giorno dello sciopero generale del settore automotive. A distanza di 13 anni, i sindacati scendono nuovamente in piazza e questa volta con loro ci saranno anche i sindaci del territorio. Da Cassino sono circa mille gli operai metalmeccanici che hanno confermato la loro presenza: sette i pullman organizzati dalla Uilm-Uil, altrettanti dalla Fiom-Cgil. Fino a ieri sera era fermo a cinque il conto della Fim-Cisl: si arriva dunque a 19 bus da 50 posti ciascuno che domani mattina presto partiranno dalla città martire. Il ventesimo pullman sarà quello dei sindaci: hanno infatti dato adesione tutti i 35 sindaci della Consulta del Lazio Meridionale: saranno presenti nella Capitale in fascia tricolore con due gonfaloni: quello della città di Cassino e quello della città di Piedimonte San Germano.
E proprio a Piedimonte San Germano, sempre domani, si terrà anche un’altra manifestazione sindacale, organizzata da altre sigle, ovvero l'Uglm, la Fismic e l’AqcfR. Spiega il segretario dei metalmeccanici dell’Ugl Antonio Spera: “Saremo presenti in 7 regioni che corrispondono ai siti produttivi più significativi, per manifestare a sostegno di tutto il settore Automotive. In Molise previsto un presidio a Termoli in Campania presidi a Napoli e Avellino, in Puglia a Bari, in Basilicata a Potenza, nel Lazio a Piedimonte San Germano e a Torino, capitale dell’auto, ci sarà un corteo che terminerà in un imponente concentramento".
Dunque, mentre i confederali insieme ai sindaci del comprensorio protestano in piazza a Roma, le altre sigle hanno invece indetto sit-in territoriali: i sindacati prevedono una massiccia adesione allo sciopero, soprattutto a Cassino e nelle fabbriche dell’indotto visto quello che sta accadendo ormai da mesi. Già martedì hanno incrociato le braccia gli operai della Denso in quanto l’azienda non ha commesse sulla nuova piattaforma “Large” di Stellantis e 20 dei 59 dipendenti rischiano dunque il posto di lavoro. I sindacati erano pronti ad andare avanti nello sciopero anche ieri ma nella notte si è giunti ad un’intesa con la direzione aziendale che ha fornito rassicurazioni e non dovrebbero dunque esserci tagli al personale: il condizionale resta d’obbligo e l’allerta è massima, anche se da ieri la produzione nella fabbrica della componentistica è tornata regolare.
Come hanno spiegato nei giorni scorsi Donato Gatti della Fiom-Cgil e Gennaro D’Avino della Uilm, si rischia una forte emorragia occupazionale nelle fabbriche dell’indotto se non verranno concessi ammortizzatori sociali straordinari. La situazione che ad oggi preoccupa maggiormente è quella della Lear, azienda che si occupa di sedili per le auto e che, dunque, non dovrebbe essere interessata dalla transizione ecologica. Al contrario, è invece la fabbrica dove si rischia ad oggi il maggior numero di licenziamenti.
Agli operai di Stellantis giunge la solidarietà del Pd che con Francesco De Angelis dice: “Come Partito Democratico del Lazio aderiamo allo sciopero indetto per domani, 18ottobre, dai lavoratori Stellantis, in risposta all'incertezza sul futuro degli stabilimenti italiani e alla mancanza di impegni concreti da parte dell'azienda. La riduzione dei posti di lavoro e l'assenza di investimenti minacciano seriamente
l'occupazione e lo sviluppo del settore automobilistico. Senza contare il grave danno che sempre di più sta interessando l'indotto dello stabilimento e che preoccupa altri centinaia di lavoratori.
Per il cassinate e per la provincia di Frosinone in genere, la crisi dello stabilimento Stellantis - prosegue De Angelis - rappresenta un problema economico e sociale, visti i numeri di cui parliamo.
Il Partito Democratico è e sarà sempre al fianco dei lavoratori che chiedono tutele e maggiori certezze sul loro futuro”.
Articolo precedente
Carenze igienico-sanitarie, i Nas chiudono un locale di Pontecorvo