Paesaggio e Territorio

Rubriche - Il terzo appuntamento della rubrica Paesaggio e Territorio racconta l’esperienza di Bianca, nata e vissuta nella città metropolitana di Roma

Paesaggio e Territorio
di autore Antonella Delle Donne - Pubblicato: 03-08-2024 11:31 - Tempo di lettura 2 minuti

“Ho la sensazione di essere parte di questa città per mille motivi, ma principalmente perché la amo e la rispetto. Sono nata in un quartiere di periferia, sorto ai primi del Novecento che, però, per me rappresenta soprattutto il luogo dove sono natale di mia mamma e delle sue tre sorelle che lì hanno trascorso faticosamente il periodo della guerra e dell’occupazione tedesca.

Quando ero bambina quel quartiere era certamente come un paesino, ci si conosceva tutti e si poteva percepire quella solidarietà che nasceva dalla condivisione di tanti momenti difficili. A sei anni, per motivi di lavoro di mia mamma ci siamo trasferiti in un quartiere nuovissimo, avevamo il parcheggio e una casa più comoda, ma abbiamo perso il piacere di sentirci parte di qualcosa. Nel nostro grande e nuovo palazzo le relazioni restavano sempre in superficie”.

Bianca ha sempre la tentazione di tornare alle origini, indietro, nel luogo che ha accompagnato la sua infanzia ma “non vorrei sradicare le mie figlie dal quartiere dove sono nate che, seppur freddo ed impersonale, resta la zona dove hanno intrecciato le loro relazioni sociali. Il mondo è grande, però, sarei felice, in futuro, di trasferirmi in una località all’estero, magari vicino al mare se ne avrò l’occasione”.

Il racconto di Bianca dimostra come “casa è sempre casa”. Può essere un piccolo paesino collinare, un luogo montano o in riva al mare, una grande città o una cittadina di campagna, ma il luogo natale è l’unico che dona quella sensazione di sicurezza e di benessere. Lontano da insidie e pericoli è lì che si vuole sempre tornare dopo aver esplorato il mondo, conosciuto luoghi e persone e allargato i propri orizzonti.





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