Cronaca - Il sindaco Salera fa sapere di aver dato mandato ai legali per procedere con una querela nei confronti di Lavorino per le sue affermazioni sui social e precisa che il Palazzo della Cultura non era mai stato autorizzato. E spunta una mail del criminologo che definisce l’assessora Vacca una "mafiosetta provincialotta"
Finisce a carte bollate la conferenza stampa che il pool difensivo dei Mottola avrebbe dovuto tenere al Palazzo della Cultura. Riavvolgiamo il nastro: venerdì scorso, 12 luglio, subito dopo la sentenza della Corte d’Appello che ha assolto per la seconda volta la famiglia Mottola nel processo Mollicone, il portavoce e coordinatore del pool difensivo dei Mottola aveva annunciato una conferenza stampa al Palazzo della Cultura per il giorno successivo, sabato 13 luglio. La conferenza, che avrebbe dovuto prendere il via alle 12, venne annullata qualche ora prima e contestualmente venne comunicata la nuova data: martedì 16 luglio alle ore 17.
Il sindaco Enzo Salera fa sapere che per la conferenza stampa che si sarebbe dovuta svolgere oggi, non è giunta in realtà nessuna autorizzazione da parte del Comune di Cassino. Ragion per cui, dopo vari carteggi tra il criminologo Lavorino, l’assessora alla Cultura e il responsabile del Palazzo della Cultura, la conferenza è stata annullata e al momento non ci sono altre date.
In una mail del criminologo l’assessora viene apostrofata come una “mafiosetta provincialotta che crede d’essere chissà cosa. Le lezioni di comportamento e di procedura vada a farle a qualcun altro della sua Parrocchia, a me le ha fatte per fare la ruffiancella col suo mentore, capisca a me…”.
Poi, in un video pubblicato sui social, Lavorino picchia ancora duro e dice: “Protestiamo contro questo ridicolo e squallido abuso, contro questo atteggiamento da cupoletta, da amici degli amici da sottocultura con prepotenza dittatoriale. La conferenza avremmo potuta farla anche in un albergo ma avremmo dato soddisfazione agli autori del boicottaggio e del danno alla libertà d’informazione”.
Il sindaco Salera fa sapere di aver dato mandato ai suoi legali ed è intenzionato a procedere con una querela nei confronti del criminologo, coordinatore del pool difensivo dei Mottola.
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