"C'è la movida, ma ci sono anche le regole"

Opinioni - Consideri questa mia riflessione, signor sindaco, come un lavoro aggiuntivo a quello delle Sue linee programmatiche, non vuole essere una critica sterile, ma è giunto il momento di dare risposte ai cittadini perché ormai non si può più aspettare

"C'è la movida, ma ci sono anche le regole"
di Redazione - Pubblicato: 08-07-2024 13:19 - Tempo di lettura 2 minuti

di Arduino Incagnoli*

Chi, per sua per scelta, si impegna nella politica cittadina, non può ignorare le esigenze, le doglianze, “le grida di dolore” dei cittadini che scegliendoci, si aspettano azioni e norme che migliorino la qualità della vita. La  "movida virtuosa" è uno degli argomenti inserito nelle linee programmatiche del Suo programma di governo per i prossimi 5 anni. Il tema, oggi è davvero scottante, chi di noi non sa quanta parte di Cassino, soprattutto nel fine settimana, diventa teatro di scempio urbano, di irrazionalità mista a follia, di pericoli personali e sociali, di disturbo ossessionante e prolungato fino al mattino con musica e schiamazzi.

Per quei cittadini che hanno “la sfortuna” di abitare in pieno centro e che sono, altresì, “sfortunati” a far parte della categoria degli anziani, questa movida di cui si vuol vedere una ricchezza economica (ricchezza a cui partecipano, però, solo alcune attività commerciali), sta solo trasformando Cassino in una città invivibile, insicura, teatro di commerci notturni non consentiti, di risse di degrado. Purtroppo, abbiamo le testimonianze di alcuni cittadini del centro che addirittura a causa di tutto ciò hanno dovuto vendere casa per spostarsi in zone più tranquille, ma non è questa una società sana, civile, bisogna garantire a tutti, sia coloro che “fanno movida” che agli altri, una vita dignitosa e salubre.

A tutti piace vivere la propria città, ma dobbiamo permettere che la vivano tutti, ci vuole controllo, ci vogliono regole. Il compito di chi amministra è quello di dare regole e di seguire l’andamento, l’impatto e l’attuazione concreta delle stesse. Bisogna realmente rendere la città sicura e vivibile e perché no anche decorosa, non possiamo tacere sulla situazione in cui versa il centro cittadino, un centro pedonale, si bello, ma sporco non rende la città da cartolina, ma da foto di degrado urbano.

Recenti sono anche gli episodi di insicurezza in zone limitrofe al centro, l’incendio di alcuni cassonetti dell’indifferenziata, lo scorso week end anche in zona Piazza Restagno che ha causato forti preoccupazioni per la sicurezza pubblica, la città è fuori controllo, bisogna porre argini a tutto ciò con velocità e questo è un esempio.

Che facciamo Noi, stiamo a guardare? Ho già chiesto in consiglio comunale una risposta, su un punto particolare del Patto di Sicurezza del 2024, e cioè, là dove recita “trovare un contemperamento tra le esigenze e le legittime richieste degli utenti giovani dei locali, e il diritto del cittadino al riposo e al rispetto della legalità”.

Se la mia richiesta è caduta nel nulla, visto che neanche un minimo di quel contemperamento si è notato in questi giorni, anzi, io credo, signor sindaco, che la cittadinanza tutta, quella coinvolta nella movida, e quella, e quella parte che non tollera l’imbarbarimento del paese, chiede da molto tempo che si intervenga fattivamente non solo con dei “dictat” e regole, ma soprattutto con controlli rigidi e continuativi, non basta regolamentare, per mettersi a posto con la coscienza, ma bisogna agire con tutte le risorse disponibili. I giovani, ancora non hanno uno spiccato senso civico, almeno non tutti, per cui non possiamo lasciarli liberi o in preda a sè stessi, perché altrimenti si pensa di essere nel verso giusto ed invece no.

C’è La Movida, ma ci sono anche le regole: orari (superati in ogni dove nella nostra Cassino), Decibel fuori norma (da zona industriale in alcune vie e piazze della città), l’occupazione del suolo pubblico selvaggia, limiti al disturbo della quiete pubblica al di fuori della normale tollerabilità (con gravi danni anche alla salute).

Consideri questa mia riflessione, signor sindaco, come un lavoro aggiuntivo a quello delle Sue linee programmatiche, non vuole essere una critica sterile, ma è giunto il momento di dare risposte ai cittadini perché ormai non si può più aspettare.

Caro Sindaco non mi aspetto che mi risponda, come non mi ha risposto in consiglio comunale, ma una risposta i cittadini la devono avere, ci dica come vuole intervenire è doveroso.

*Consigliere comunale Azione





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