Stellantis, uno stop tira l'altro. E scoppia la protesta

Economia - Dopo la lunga serrata della prima decade di giugno, annunciate già nuove fermate. La Uilm non ci sta: "A fronte della salita produttiva decisa e applicata unilateralmente da Stellantis, avevamo chiesto l’impiego di un numero maggiore di lavoratori rispetto a quelli comandati al lavoro oggi. Non si possono aumentare i volumi produttivi e lasciare in 'solidarietà' i lavoratori'.

Stellantis, uno stop tira l'altro. E scoppia la protesta
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 13-06-2024 20:44 - Tempo di lettura 3 minuti

Non possiamo continuare con le sole e ipotetiche rassicurazioni sul futuro.  Abbiamo la necessità di capire e conoscere il vero Piano Industriale; per la UILM è indispensabile discutere e garantire l’occupazione con i numeri certi, non con gli annunci.

Lo Stabilimento di Piedimonte San Germano oggi produce circa 220 vetture al giorno tra Stelvio, Giulia e Grecale, a fronte di una salita produttiva decisa e applicata dalla Direzione Aziendale. Nelle  scorse settimane ci sono state le prime difficoltà con i carichi di lavoro arrivati ormai al collasso; le Lavoratrici e i Lavoratori non riescono a sostenere i ritmi impostati perché non  sono congrui alle possibilità umane.

Da gennaio 2024 Stellantis applica un unico turno di lavoro “mattina” dalle ore 6.00 alle ore 13.30. La UILM aveva chiesto l’alternanza del turno inserendo anche il “pomeriggio” per non danneggiare ulteriormente il salario dei dipendenti tutti e per alleggerire i ritmi impostati. Stellantis non ha mai risposto alle esigenze dei lavoratori, al contrario ha invece aumentato i carichi di lavoro attestando la produzione giornaliera a circa 220 vetture.

A fronte della salita produttiva decisa e applicata unilateralmente da Stellantis, la UILM aveva chiesto l’impiego di un numero maggiore di lavoratori rispetto a quelli comandati al lavoro oggi. Non si possono aumentare i volumi produttivi e lasciare in CDS i lavoratori. Qualora lo stabilimento avesse la necessità di produrre più di 175 vetture, come comunicato dal Stellantis a gennaio 2024,  occorre reintrodurre il secondo turno di lavoro.

Invece, dopo il danno anche la beffa.Oggi Stellantis comunica il fermo produttivo! Per assurdo, le circa 50 vetture in più prodotte, con grande sacrificio dei lavoratori per  le eccessive efficienze applicate, hanno di fatto costretto l’azienda a riattivare un pesante utilizzo del Contratto di Solidarietà.

Il Territorio di Frosinone è in seria difficoltà, la situazione è insostenibile. Il passaggio all’elettrico sta di fatto portando al collasso tutto il sistema economico locale perché gestito a solo discapito delle Lavoratrici e dei Lavoratori, del loro salario e dei loro diritti. Ovviamente indotto incluso. Nessuno può tirarsi fuori, questa partita è di tutti.





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