All'I.C. di S.Elia Fiumerapido lo scrittore Daniele Nicastro

Scuola e Università - Gli studenti hanno incontrato l'autore del libro “Fino all’ultima challenge” . Premiati alcuni alunni

All'I.C. di S.Elia Fiumerapido lo scrittore Daniele Nicastro
di autore Francesca Messina - Pubblicato: 31-05-2024 20:42 - Tempo di lettura 2 minuti

Nei giorni scorsi nella palestra del plesso “Angelo Santilli” gli alunni divisi in due gruppi (1° turno classi quinte dell’istituto, I A, I B, I D, III D SSIG; 2° turno classi seconde e terze SSIG) hanno incontrato Daniele Nicastro, autore del libro “Fino all’ultima challenge”, Edizioni Lapis.

Anche quest’anno gli alunni dell’I. C. Sant’Elia Fiumerapido sono stati coinvolti nel progetto “Incontro con l’autore e premio “Demea” con l’obiettivo di stimolare al piacere della lettura e alla riflessione su tematiche importanti e attuali.

 Questo testo è stato scelto  perché tratta di un argomento attuale: le challenge, ma non solo.

La storia in sé ha appassionato e colpito molto i giovani lettori anche perché il libro è scritto in modo scorrevole e facile da comprendere.

L’autore è stato molto gentile e simpatico, ha apprezzato tanto il lavoro svolto e si è reso disponibile a rispondere a tutte le  domande poste dagli alunni. Insieme a lui ha partecipato all’incontro Antonio Olivieri, direttore della DEMEA Eventi culturali. E’ stata una bellissima esperienza! Si consiglia a tutti la lettura di questo splendido libro!

“Da una parte abbiamo voluto adottare un approccio, quello di one book one community, per raccogliere tutti i nostri alunni in età contigua attorno ad un libro, ad una narrazione comune - spiega il dirigente scolastico dell’IC di Sant’Elia Fiumerapido, Nazario Malandrino - un po’ come una volta si faceva per grandi narrazioni nazionali che fondavano l’identità di una paese, pensiamo a Cuore, Pinocchio, la Divina Commedia, o anche Moby Dick per gli americani, questo perché tanti, troppi, sentono il richiamo dell’iperindividualismo, i miei gusti, le mie serie, la mia musica, il mio cappuccio e le mie corse in bici da solo lontano da tutti e tutto... Dall’altra abbiamo scelto il tema delle challenge perché preoccupati, preoccupatissimi. Appena a giugno dell’anno scorso faceva notizia la sfida dei bambini che si stendevano sulla Casilina ad aspettare l’arrivo delle auto scappando all’ultimo momento.

La morte sfidata spavaldamente in diretta per i propri followers sul web. E la "Planking Challenge" non è la sola challenge mortalmente pericolosa! È evidente che il tentativo di autoregolamentare dall’interno delle piattaforme come TIK TOK, Meta, Instagram è fallito come pure ogni tentativo genitoriale di prolungare il proprio controllo sulla sfera digitale. Algoritmi come “for you” che distribuiscono contenuti mirati proprio a tuo figlio e a tua figlia sono alla base del nuovo consumismo e nel consentire questa breccia nelle nostre famiglie ogni ragionamento successivo ha il sapore delle lacrime di coccodrillo, anche le discussioni circa la mancata vigilanza su contenuti pericolosi, la cui visione soprattutto da parte degli adolescenti incrementa la loro propensione all’autolesionismo, all’alimentazione scorretta, e anche al suicidio.

Come Scuola ne parliamo, usando strategie che appassionano e coinvolgono come l’incontro con l’autore proprio su questo tema, fortemente voluto dalla nostra Responsabile della Biblioteca scolastica “Piero Angela”, l’impareggiabile professoressa Angioletta Coletta. Ma non basta, manca ancora un pezzo fondamentale che non può riguardare solo la Scuola e la Famiglia: se la cooperazione dei gestori di piattaforme digitali non basta, il legislatore dovrà metter mano con intelligenza alla tutela dei diritti fondamentali della persona e all’introdurre o aggravare determinate fattispecie penali come l’istigazione al reato. Se è vero che non possiamo fare appello al principio di realtà per prevenire simili eventi, perché eroso dalla sempre crescente singolarizzazione, dall’emulazione come bisogno di eguagliare e socializzare, è anche vero che forse è venuto il momento di porre l’accento proprio sulla responsabilità sociale degli influencer, che non possono avere solo profitti e successo dalla loro attività: costringerli a fare i conti con la realtà e la responsabilità – conclude il preside Malandrino -  è il messaggio che deve arrivare agli influencer e tramite loro anche ai bambini che li seguono. È questa la challenge degli adulti del nostro secolo!”

 

La lettura è stata seguita dalla realizzazione di vari lavori che sono stati inviati in precedenza all’autore, il quale ha premiato il “miglior progetto didattico”. Gli alunni hanno realizzato cartelloni molto belli, ricchi di disegni e commenti personali, riflessioni, lavori digitali come presentazioni e un giornalino.

Per la scuola primaria è stata premiata la classe 5^B del plesso “F. Arpino”, per la scuola secondaria di I grado la classe 1^B e gli alunni Ilaria Angelosanto, Alessio Cascarino (III B), Gabriella Caluian, Francesca Violo (III A) che hanno realizzato un podcast.

 

 


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