Politica - Il candidato di 'Rivoluzione x Cassino' Giorgio Di Folco prende posizione dopo i fatti accaduti nella notte: "Le telecamere non bastano. Occorre prevenzione e rafforzare i controlli fisici"
"Da quindici anni mi occupo di cronaca. Ho seguito da vicino molti casi importanti e ho condotto, solitario, una grande battaglia contro lo spaccio e il consumo di stupefacente tra i giovani e giovanissimi. Ho cercato in tutti i modi di tenere alta l'attenzione sui problemi di questo posto, promuovere la legalità e contrastare da umile cittadino, il crimine. La sicurezza è il motivo per cui mi sono candidato nella mia lista "Rivoluzione x Cassino" a sostegno di Giuseppe Sebastianelli. Il mio solo scopo è poter continuare la mia opera con l'ausilio della politica".
A parlare è il candidato Giorgio Di Folco, che spiega: "O meglio, rendere la politica, lo strumento madre che mi dia la possibilità di rendere, finalmente, Cassino, una città modello, non solo nel basso Lazio, ma in tutta italia, sul tema sicurezza. Questa settimana, abbiamo rilevato tre fatti di cronaca, solo apparentemente separati. Il posizionamento di ordigni esplosivi, che se pur rudimentali, potrebbero ferire qualcuno o peggio ucciderlo. Uno sotto la finestra di un'abitazione in pieno centro, il secondo sotto un'autovettura e questa notte, la terza "bomba" esplosa all'interno di una nota attivita' nel rione Colosseo. Io una mia idea me la sono fatta, ma è prematuro riportarla ora, aspettiamo le indagini del Commissariato di Polizia di Cassino. Ma la matrice intimidatoria è chiara. Un atteggiamento sicuramente messo in atto da chi tenta il passaggio alla "maturazione", adottando metodi che sono pacificamente definibili: Mafiosi.
La città è insicura, in cinque anni Salera non ha mosso un dito su questo tema. Non solo, ha indirettamente contribuito a rendere Cassino ancora più insicura di prima. La pedonalizzazione del Corso, una bellissima cosa, ma ha creato un'area nella quale non è possibile accedervi anche per le Forze Dell'Ordine. Le Volanti e le Radiomobili non possono passare in perlustrazione. Quello che succede all'interno della movida, nel fine settimana, rimane circoscritto all'interno di quell'area.
Si prospetta l'inserimento delle telecamere? La sicurezza non è mettere telecamere e basta. Serve un nuovo modello. Serve prevenzione e rafforzare i controlli fisici. In questi anni Salera ha pensato solo a costruire "bei posti per passeggiare, cantare, ballare, bere, mangiare e fare festa" senza però tenere conto, che gli assembramenti sono fenomeni che devono essere controllati. Per farlo è necessario un comandante della Polizia Locale, proveniente dalle Forze dell'Ordine, magari uno che sia abituato a gestire l'ordine pubblico.
Queste sono le competenze di cui mi piacerebbe avvalermi per creare un ambiente più sicuro, più sano. Un nuovo modello che potrebbe diventare esempio anche per altre cittadine. Ci vuole una riorganizzazione dell'assetto riguardante la Polizia Locale, gli agenti devono scendere in campo nel fine settimana, fino a tarda notte, come nelle grandi città. Abbiamo agenti armati, usiamoli.
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