"Classi separate per i disabili". Vannacci imbarazza il centrodestra regionale

Politica - Ciocchetti e Maselli: "Ci siamo trovati di fronte a delle dichiarazioni che sfidano i principi fondamentali di inclusione e dignità umana. Le parole del generale, che propone la separazione dei ragazzi con disabilità dai normodotati, hanno destato il nostro grande stupore. Le politiche del Governo nazionale e della Giunta Rocca si ergono su valori di integrazione, inclusione sociale e solidarietà"

"Classi separate per i disabili". Vannacci imbarazza il centrodestra regionale
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 27-04-2024 16:54 - Tempo di lettura 3 minuti

Intervistato da La Stampa il generale Roberto Vannacci ribadisce alcune idee già espresse in passato e sostiene che il fascista Benito Mussolini era uno statista, prima di aggiungere: "Non vedo perché sia necessario dotarsi della patente di antifascista per esprimere le proprie opinioni. Rivendico anche la considerazione su Mussolini, che è uno statista come lo sono stati anche Cavour, Stalin e tutti gli uomini che hanno occupato posizioni di Stato: è la prima definizione di 'statista' sul dizionario".

Quali sono le idee del generale? "L’italiano ha la pelle bianca, lo dice la statistica"; l’omosessuale che "ostenta da esibizionista deve accettare le critiche2; "l’aborto non è un diritto"; gli studenti a scuola, compresi i disabili, "vanno divisi in base alle loro capacità".

È proprio quest'ultimo concetto ad imbarazzare il centrodestra regionale che infatti, a stretto giro, con l’Onorevole Ciocchetti, Vice Presidente XII Commissione Affari Sociali e l’Assessore al sociale della Regione Lazio Maselli prende le distanze. 

Spiegano i due: "In riferimento alla recente intervista del Generale Vannacci riguardo alla disabilità, ci siamo trovati di fronte a delle dichiarazioni che sfidano i principi fondamentali di inclusione e dignità umana. Le parole di Vannacci, che propone la separazione dei ragazzi con disabilità dai normodotati, hanno destato il nostro grande stupore. È con profonda convinzione che ribadiamo l'importanza di un approccio che ponga al centro la persona, senza distinzioni o discriminazioni. Le politiche del Governo nazionale e della Giunta Rocca si ergono su valori di integrazione, inclusione sociale e solidarietà, promuovendo azioni concrete per favorire l'inclusione e il benessere di tutti i cittadini, inclusi coloro che sono più vulnerabili".

Concludono i due: "L'integrazione è il pilastro su cui dovrebbe fondarsi ogni politica volta al benessere della società. Inserimento lavorativo, inclusione attraverso lo sport, integrazione sociale: queste sono le strade che dobbiamo continuare a percorrere, abbracciando le diversità come ricchezza e costruendo ponti per una società più equa e inclusiva".





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