Il voto utile non esiste, esiste il voto libero

Opinioni - Chiunque si presenta al cospetto degli elettori merita la massima considerazione: invocare il voto utile è la dimostrazione di non avere proprie idee da proporre

Il voto utile non esiste, esiste il voto libero
di autore Lello Valente - Pubblicato: 15-04-2024 19:21 - Tempo di lettura 3 minuti

Da quando è entrato in vigore il sistema maggioritario è diventato di moda parlare del “voto utile”, un modo per dire che quel voto ha una utilità solo se lo dai a me.

La democrazia è partecipazione ed il voto dato a chiunque è la massima espressione di partecipazione anzi, dare il voto solo a chi ha un vantaggio apparente può presupporre che ci possa essere uno scambio o che ci si aspetta qualcosa, ma dare il voto a chi si presenza per affermare la propria esistenza e le proprie idee, quello è un voto di vera opinione, è il vero voto libero.

Invocare il voto utile è la dimostrazione di non avere proprie idee da proporre ma solo quella gestione del potere che poi è alla base del voto di scambio, delle tangenti e di tutti i mali della politica.

Non fatevi vedere con quel candidato sindaco perché è perdente, non votate quel candidato perché non ha alcuna possibilità di vincere, sono espressioni che denotano il vuoto della politica e denotano la scorrettezza di chi le pronuncia   ancora peggio se a pronunciarle sia un dirigente di partito. 

È come se dovessi dire non invitate quell’assessore perché fra due mesi non lo sarà più, o non votate quel partito alle elezioni europee perché è isolato a livello europeo, o non votate quel candidato perché è solo un riempitivo.

Chiunque si presenta al cospetto degli elettori merita la massima considerazione, affermazioni diverse denotano solo quella supponenza che poi sfocia nella mancanza di rispetto.

Il voto utile non esiste, esiste il voto libero e per fare in modo che sia libero bisogna fare in modo che la povertà sia sempre di meno, che il bisogno delle persone non debba dipendere dalle 50 Euro o dalla bombola del gas, che la dignità al posto di lavoro non diventi oggetto di scambio elettorale, che il posto di lavoro non diventi uno strumento di ricatto non solo per il voto ma anche per una candidatura.

Il voto è libero se le persone sono libere, la politica è libera se chi la fa è affrancato dal bisogno, chi vince deve essere solo un dettaglio per la democrazia, non la sostanza.





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