Le politiche giovanili in Italia: al via una serie di workshop a Cassino

Politica - Organizzati dei cicli di incontri presso due luoghi simbolo  dell’aggregazione giovanile cittadina: il Palazzo della Cultura e la Casa della Cultura

Le politiche giovanili in Italia: al via una serie di workshop a Cassino
di Redazione - Pubblicato: 25-03-2024 16:39 - Tempo di lettura 3 minuti

Le Politiche Giovanili, negli ultimi anni, hanno assunto un valore e un peso crescente nelle  programmazioni europee e nelle agende politiche nazionali. Anche in Italia queste costituiscono un ambito nuovo, sempre più strutturato e complesso, delle politiche pubbliche ideate e definite per  una crescita comunitaria equa e sostenibile. Il loro sviluppo si basa sul principio di competenza concorrente tra Stato e Regioni e il coinvolgimento attivo del Terzo Settore, tanto da realizzare interventi di sussidiarietà così come definito dalla Costituzione italiana. Le azioni vengono promosse in maniera diretta dal Governo attraverso il Dipartimento per le Politiche Giovanili e coinvolgono la popolazione giovanile, di età compresa tra i 18 e i 35 anni.

Per analizzare, confrontarsi e proporre interventi riguardanti le tematiche legate alle Politiche Giovanili, grazie alle forze combinate degli enti del Servizio Civile Universale e del CSV Lazio,  con il supporto attivo delle associazioni di Cassino DIKE - APS e CDS - ODV (Centro dei Diritti e della Solidarietà), sono stati organizzati dei cicli di incontri presso due luoghi simbolo  dell’aggregazione giovanile cittadina: il Palazzo della Cultura e la Casa della Cultura. 

«L’intento è quello di continuare a perseguire gli obiettivi di un’azione sociale promossa da diversi anni» queste le parole di Walter Bianchi, presidente dell’associazione Dike, «offrendo uno spazio di confronto ai giovani di Cassino e del cassinate, supportandone il protagonismo e incentivando ilprocesso di consapevolezza circa le opportunità che devono essere offerte loro e sono a loro disposizione». Gli fa eco di Maria Cristina Papitto, del CSV Lazio, «I momenti di confronto e di discussione, durante i quali tutti i partecipanti potranno portare un proprio contributo, fungeranno da stimolo e incubatore di idee e nuove proposte, canalizzando energie e competenze specifiche dei singoli partecipanti».

Gli incontri, sviluppati in due giornate per ciclo, prevedono: un primo giorno di discussione e  presentazione, da parte di esperti e volontari del servizio civile, e un secondo giorno di lavori di  gruppo, in cui i partecipanti saranno chiamati attivamente ad analizzare, confrontarsi e avanzare concrete e possibili proposte.  Le tematiche affrontate prenderanno come base i punti appartenenti al programma della  NextGenerationEU (pensata e definita per ridurre le disuguaglianze sociali, offrire nuove  opportunità ai giovani e generare comunità accoglienti e inclusive) unendoli agli obiettivi.


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