Nastro d’argento al miglior docufilm d’arte “Borromini e Bernini”

Cultura - Nel cast l'attore Antonio Lanni di Cassino nei panni del "servo Francesco". Gli elogi dell'Assessore Danilo Grossi

Nastro d’argento al miglior docufilm d’arte “Borromini e Bernini”
di autore Francesca Messina - Pubblicato: 27-02-2024 10:03 - Tempo di lettura 2 minuti

Nastro d’argento al miglio docufilm d’arte “Borromini e Bernini”. Antonio Lanni regista ed attore di Cassino è il servo Francesco. Si tratta di un duello artistico tra i più clamorosi della Storia dell’arte in unracconto che intreccia la narrazione di un contrasto eterno con la modernità di una ricostruzione filmata che contrappone lo sguardo intenso di Jacopo Olmo Antinori alla calma del Bernini interpretato da Pierangelo Menci.

Il capolavoro è stato già tanto applaudito con tanti sold out all’uscita un anno fa a Roma. Nella pellicola del regista Giovanni Troilo, presente Antonio Lanni nel ruolo del “servo Francesco” importante personaggio assistente del Borromini.

“È davvero una bellissima notizia – sottolinea l’Assessore alla Cultura Danilo Grossi -  la vittoria del nastro d'argento del docufilm 'Borromini'. Una produzione complessa e per nulla scontata che va a dipingere un'altra epoca dei grandi artisti rimasti nella storia con le loro sensibilità. Il fatto che del progetto faccia parte l'attore Antonio Lanni ci fa estremamente piacere.

Con lui stiamo costruendo in questi anni dei laboratori cinematografici che vedono protagonisti appassionati ed attori del territorio oltre che location importanti del Lazio Merìdionale. Il fatto che Antonio Lanni oltre ad avere un rapporto così stretto con il territorio sia anche protagonista con il grande cinema internazionale è per noi davvero un grande onore e ci spinge sempre più a sperimentare nuove progettualità”.

“Quando mi hanno proposto questo ruolo di "Francesco" – spiega Antonio Lanni - ho provato una grande gioia, e la stima che già avevo per lui è cresciuta nel tempo. Lo conosco dai primi lavori fatti, da "Fan Pio", a "Obiettivo Mussolini", passando per spot per il Mibac "L'uomo che non aveva mai bevuto un caffè" a "Paddy power", "Intralot" e tanti altri. 

Vederlo ora raccogliere il successo strameritato mi rende felice, e anche tanto orgoglioso per essere stato utile al suo percorso. Un motivo di vanto per noi tutti, e per l’Italia. In chiave artistica e culturale un valore aggiunto, e tutto merito e impegno. Io nel gioire del suo successo spero di poterlo ancora aiutare e magari per ulteriori e maggiori successi. Lavorare con lui è qualcosa di particolare, i suoi set sono armoniosi e magici e molto "musicali". Cose che apprezzo, dallo stile narrativo alla tecnica, all'approccio generale. Per tutti l'invito a vedere questo docufilm.   Imperdibile. E la scuola non può ignorarlo”





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