La sferzata di Fazzone: "Il centrodestra non è una camicia di forza"

Politica - Il gran capo di Forza Italia, presente a Cassino al congresso che ha incoronato Rossella Chiusaroli, ha sottolineato che che quando gli alleati non hanno rispetto è meglio andare all’opposizione e creare una nuova classe dirigente.

La sferzata di Fazzone: "Il centrodestra non è una camicia di forza"
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 22-01-2024 20:03 - Tempo di lettura 3 minuti

"Il centrodestra non è una camicia di forza tantomeno lo è Forza Italia", queste sono le parole pronunciate dal gran capo di Forza Italia a livello regionale il senatore Claudio Fazzone, una potenza elettorale ed una formidabile macchina organizzativa. Ha continuato con una ulteriore affermazione molto pesante, sottolineando che quando gli alleati non hanno rispetto è meglio andare all’opposizione e creare una nuova classe dirigente.

Fischiavano molto le orecchie dell’assessore al Comune di Frosinone Adriano Piacentini in quota Forza Italia ed allo stesso sindaco di Frosinone. Le allusioni erano molto chiare e si riferiscono alla mancata elezione del secondo Consigliere provinciale in quota Forza Italia per il mancato voto di un Consigliere comunale di Frosinone iscritto a Forza Italia; pare che questo Consigliere non abbia votato per il proprio capogruppo ma per un candidato dello stesso partito del Sindaco. Non è un mistero che il capogruppo di Forza Italia in seno al Consiglio comunale di Frosinone Scaccia, abbia paventato la possibilità di uscire dalla maggioranza per la sua mancata elezione causa quel voto andato altrove.

Il riferimento del Sen Fazzone è stato molto chiaro e forte, rimanere in una maggioranza dove gli alleati non ti rispettano non è un obbligo, come avere un Consigliere iscritto al partito che vota per un altro partito è meglio non averlo.

Rimane il mistero se l’ass.Piacentini in quota Forza Italia sia stato connivente con il Consigliere, se se ne sia lavato le mani o se abbia condiviso questo comportamento. Nell’incertezza il Sen Fazzone ha fatto chiarezza, sottolineando che da oggi in avanti non ci sarà posto per chi sale sul treno di Forza Italia per scendere alla prima stazione utile.

Espulsioni o cose del genere non sono all’ordine del giorno, il banco di prova saranno le prossime elezioni europee, se anche in questo caso il risultato e l’impegno non ci sarà, le parole di Fazzone saranno profetiche, a qual punto le minacce del capogruppo consiliare di FI di uscire dalla maggioranza potranno essere una realtà.

Il Sen Fazzone ha ricordato che Forza Italia dopo essere stata abbondantemente utilizzata da qualcuno, il riferimento è ad Abbruzzese, è stata lasciata svuotata di tutto e di tutti inclusi molti dirigenti messi alla porta; il nuovo corso affidato al segretario appena eletto Rossella Chiusaroli parte proprio dall’impegno di riportare in Forza Italia una serie di sindaci e Consiglieri  scappati a causa di  chi in precedenza ha utilizzato Forza Italia solo per i propri scopi personali.

Erano presenti molti Sindaci, diversi Consiglieri comunali ed un ritorno in FI del Sindaco di Pontecorvo che ha dichiarato che da “oggi in avanti sono a disposizione di Forza Italia”.

La resa dei conti interna ed esterna è rimandata a dopo le elezioni europee, e la situazione di Cassino non sarà secondaria sul tavolo politico della resa dei conti.

A sancire una forma di unità del centrodestra erano presenti i delegati di Fratelli d’Italia, di Noi Moderati e dell’UDC, era assente la Lega, come a voler evidenziare una rottura insanabile che parte da Cassino, passa per la Saf per arrivare al Comune di Frosinone. 

Un congresso con una grande partecipazione, era dalla Prima repubblica che non si registrava tanto interesse politico, che ha premiato la cassinate Rossella Chiusaroli come primo Segretario provinciale eletto di Forza Italia, grazie all’impego profuso in questi anni difficili per Forza Italia.

La partecipazione è sempre una buona notizia per la democrazia, e soprattutto ritornare ad un sistema di democrazia basato sui partiti che hanno a loro volta una democrazia interna è il prim passo per il ritorno ad una politica radicata sui territori.





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