Politica - L'assessore Danilo Grossi: "Don Roberto ha anticipato i tempi e tanti anni prima di Papa Francesco ha portato la Chiesa, la società, la politica a discutere davvero sul vero senso della sua esistenza"
Grande partecipazione di pubblico venerdì pomeriggio al Palazzo della Cultura di Cassino per la presentazione del libro di Don Roberto Sardelli, “Omelie di un prete periferico” edito da Cittadella Editrice a cura di Grazia Napoletano. Il libro è la testimonianza delle conversazioni che don Roberto ha tenuto nella Parrocchia di San Bernardino a Roma dal 15 ottobre 2010 al 3 giugno 2011 su invito di don Mario Pasquale seguendo il Vangelo di Marco. Lo stesso don Roberto in premessa scriveva: “Queste pagine non sono altro che omelie domenicali che sono andato pronunziando nelle domeniche in varie chiese in quel vasto e ricco mondo delle periferie esistenziali”.
Il volume, nato durante la stagione pandemica su iniziativa di Grazia Napoletano, restituisce ai lettori un aspetto fondamentale del pensiero di don Roberto Sardelli affidato agli scritti oggi conservati nella biblioteca Raffaello alla periferia di Roma.
Soddisfatto dell'iniziativa si dice l'assessore alla Cultura, Danilo Grossi, che argomenta: "Don Roberto c'era nelle parole delle sue omelie, c'era nei tanti ricordi delle persone presenti. Ma c'era soprattutto con l'esempio della sua vita, di povero tra i poveri, per costruire una strada migliore per coloro che non avevano avuta possibilità e si trovavano dimenticati dal mondo nelle baracche fisiche o mentali. Don Roberto ha anticipato i tempi e tanti anni prima di Papa Francesco ha portato la Chiesa, la società, la politica a discutere davvero sul vero senso della sua esistenza.
Ringrazio Paola Caramadre, compagna di viaggio nelle varie avventure letterarie su don Roberto e non solo. E ringrazio don Giandomenico Valente per averci permesso di entrare nella figura di don Roberto in una modalità autentica. È quasi sembrato di vederlo lì davanti a noi con le sue parole e la sua meravigliosa gestualità. E poi ancora Grazia Napoletano che ha curato il volume e seguito l'opera di don Roberto fino agli ultimi anni oltre a Beatrice Moretti per aver reso contemporaneo il messaggio di don Roberto. E poi Giuliana Sardelli che seguiva tutto con grande commozione dalla prima fila.
Una data da incastonare tra le più belle di questi anni. Grazie davvero a tutti e grazie al numeroso pubblico presente.
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