Il centrodestra tra candidati e canditi, aspettando la sintesi tra primaristi e partiti

Sotto l’albero di Natale torroni e panettoni, con e senza canditi, da non confonderli con i candidati, perché mentre i canditi in ogni confezione rimangono invariati i candidati variano in continuazione. Infatti alcune novità nell’arcipelago del centrodestra forniscono un quadro più chiaro sulle mosse dell’immediato futuro. Usare la formula dubitativa è d’obbligo perché si tratta di indiscrezioni che nessuno confermerà mai, ma alla lunga diverranno realtà.

Il candidato sacrificato non dovrà essere mortificato per questo motivo verrà richiesto che pari sacrificio sia adottato dal candidato dei partiti del centrodestra, e così si giustifica anche lo stallo in Fratelli d’Italia che, consapevole di farsi bruciare il proprio candidato, non lo tira ancora fuori.

La proposta sarebbe semplice: azzerare i due candidati per cercare la convergenza su un terzo candidato, magari un “cattedratico” dell’Università di Cassino: sarebbe l’ennesimo “civico” prestato alla politica, con il rischio di ripetere l’esperienza D’Alessandro.

Dall’altra parte ricompare un nome tenuto altrettanto segreto, quello dell’Avv. D’Ambrosio, particolarmente gradito dagli ambienti centristi del centrodestra. Anche in questo caso avvocato figlio d’arte che mastica la politica sin dalla giovane età, stimato in città ma che viene tenuto nella massima riservatezza per non bruciarlo. Dal fronte di Fratelli d’Italia, rimangono i canditi perché pare che la Bevilacqua non sarà nemmeno presa in considerazione non avendo bocciato il bilancio proposto dal Sindaco Salera mentre Giuseppe Di Mascio ha annunciato di volersi ritarare dalla corsa. Per adesso solo tattica, rimangono invariati i canditi, cambiano i candidati,  accontentiamoci per adesso dei candidi insieme ad una tisana calda. Per i candidati aspettiamo il tempo per  una bibita fresca.