Cassino, il 2023 visto dall'opposizione: " Dopo l'Unione Sovietica, anche Orwell"

"Sono veramente sorpresa. Dopo l'Unione Sovietica, anche Orwell: il sindaco Salera in queste ultime settimane del suo (mal)governo non vuole proprio risparmiare effetti speciali e colori ultravivaci. Corsi pedonali, scuole e enti abbattuti, asili nidi costruiti nel segno dell'ottimismo, ma soprattutto le mirabolanti partite di giro di un assessore al Bilancio, oggi sindaco per congiunzione astrale, che con disinvolte piroette sciorina numeri di qua e di là".

A parlare è Angela Abbatecola di Fratelli d'Italia, che evidenzia: "Se oggi il sindaco Salera plaude al risanamento del bilancio comunale grazie al dissesto proclamato dall'amministrazione D'Alessandro, sono sicura che l'assessore al bilancio che nel 2012 ideò e poi nel 2015 fece approvare un piano cervellotico per il rientro di 18 milioni di debiti fuori bilancio in soli 29 anni (con costi clamorosi per la Collettività), pur chiamandosi Salera anch'egli era quasi sicuramente un omonimo: magari il Salera di oggi lo avrebbe potuto meglio consigliare. Ma anche no, visto che sotto la gestione di quell'assessore la massa debitoria era già pari a 45 milioni…".

Certamente però un omonimo era quel Consigliere di opposizione che, schiumante di rabbia, tuonava e latrava e inveiva e minacciava la precedente maggioranza, colpevole solo di accollarsi, serenamente e con rassegnazione, la responsabilità di quel dissesto che oggi il sindaco (omonimo) arriva a lodare.

Fuor d'ironia: si sa che solo i cretini non cambiano mai idea. Ma bisognerebbe insegnare a questo sindaco che un conto è cambiare idea (anche sulle intuizioni dell'avversario), un altro è sfoderare una faccia di bronzo a livello olimpico".