Un nuovo investitore per rilanciare la Saxa Gres

Il gruppo Saxa Gres ha definito, nello scorso trimestre 2023, i propri obiettivi industriali per i prossimi anni. Tra questi, il rientro nel perimetro del gruppo di tutte le società partecipate da altri soci, riacquistando le quote e le azioni ad un prezzo non di mercato ma precedentemente concordato.

Questo, al fine di poter procedere a breve al riassetto dell’intero gruppo, che prevede l’ingresso di un nuovo grande investitore.

Un’operazione che conferma e rafforza tutti i progetti precedentemente avviati, ribadendo la filosofia Saxa Gres di azienda circolare, dotata di tre stabilimenti, tre società nel settore dell’Energia e Ambiente, diversi brevetti a livello mondiale e che ha chiuso l’anno scorso con un fatturato di 65 milioni di euro.

Restano pertanto prioritari il piano di trasformazione in via di ultimazione alla Grestone di Roccasecca, il piano per l’assorbimento degli effetti connessi ai costi dell’energia alla Saxa Gualdo, il piano per uno stabilimento energeticamente autonomo alla Saxa di Anagni.

La visione resta quella di un’azienda Green, capace di produrre la nuova ‘pietra ceramica’ brevettata grestone con cui evitare il consumo di suolo, lo sfruttamento delle nostre montagne, il ricorso a materie prime provenienti da mercati nei quali i diritti umani non sono garantiti. Elementi che in questi ultimi anni hanno reso quello americano il principale mercato per i nostri prodotti, superando in volumi quelli sviluppati in Europa ed Asia.

L’ingresso di un nuovo partner industriale statunitense che ha condiviso in pieno la nostra filosofia è stato anticipato nelle settimane scorse nel corso di un’audizione in Regione Lazio e verrà ribadito il prossimo 17 gennaio di fronte al Mimit - Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Saxa Gres nel salutare il nuovo anno alle porte, conferma i propri impegni assunti con gli investitori, le maestranze, i sindacati, la Regione ed il Ministero, assicurando il massimo impegno per raggiungere nel 2024 tutti i target industriali, economici ed occupazionali che solo la complessa congiuntura internazionale ha avuto il potere di posticipare.