Radici, territorio e cultura locale, nei tradizionali presepi cassinati in mostra

Cultura - Da domenica 17 dicembre, nella magica cornice della Rocca Janula. Vere e proprie opere d’arte, uniche nel loro genere, realizzate da maestri Giovanni Di Clemente Neri e Mario Tedesco, che esporranno le loro creazioni fino al 6 gennaio 2024. dal lunedì al venerdì, dalle 9,30 alle 12,30 e nei fine settimana e festivi, dalle 9,30 alle 17, nell’ambito del progetto “Lo spirito natalizio tra fortezza ed abbazia”, coorganizzato dall’Amministrazione Comunale con le associazioni “I Corvi di Giano” ed “Arte Fatto Aps”

Radici, territorio e cultura locale, nei tradizionali presepi cassinati in mostra
di Redazione - Pubblicato: 20-12-2023 08:34 - Tempo di lettura 3 minuti

Radici, territorio e cultura locale, nei tradizionali presepi cassinati in mostra, da domenica 17 dicembre, nella magica cornice della Rocca Janula.  

Vere e proprie opere d’arte, uniche nel loro genere, realizzate da maestri Giovanni Di Clemente Neri e Mario Tedesco, che esporranno le loro creazioni fino al 6 gennaio 2024, in una Rocca che per l’occasione sarà aperta al pubblico tutti i giorni: dal lunedì al venerdì, dalle 9,30 alle 12,30 e nei fine settimana e festivi, dalle 9,30 alle 17, nell’ambito del progetto “Lo spirito natalizio tra fortezza ed abbazia”, coorganizzato dall’Amministrazione Comunale con le associazioni “I Corvi di Giano” ed “Arte Fatto Aps”.

“Il Maestro Mario Tedesco ha deciso di rappresentare, restando aderente alle tradizioni del territorio cassinate, le festività in onore della Madonna dell'Ascensione di località San Michele, la vita quotidiana in una casa contadina e la natività con l'arrivo dei re Magi -  ha evidenziato l’assessore alla Cultura Danilo Grossi commentando l’inaugurazione della mostra -. Il Maestro Giovanni Di Clemente Neri, invece, ha riprodotto, nel presepe di maggiori dimensioni, sempre con gli stilemi del presepe tradizionale cassinate, i principali elementi della Roma Antica tra cui il Colosseo, simbolo del martiri dei primi cristiani.  Come ambientazione per la natività l’artista, per l’opera con al centro la scalinata, si è ispirato alla famosissima di Trinità dei Monti, utilizzando il simbolo della scala, che secondo la tradizione religiosa rappresenta l’ascesa spirituale verso la salvezza di tutti gli uomini.  Il presepe che presenta due cupole con statua di San Michele Arcangelo riflette lo stile artistico del periodo barocco.

Opere eccezionali, per fattura, qualità, per il valore anche territoriale che le connota, frutto della incredibile ed incessante passione di due artisti eccezionali” ha concluso Danilo Grossi.

Oltre ai presepi della tradizione locale, fino al 6 gennaio 2024, sarà possibile visitare la Rocca Janula, che farà da palcoscenico anche alle imperdibili rievocazioni medievali realizzate da “I Corvi di Giano”, con l’ausilio di guide.





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