Troppe vittime, uno spartitraffico sulla Cassino-Formia

Valle dei Santi - Carreggiata divisa con paletti in gomma: lo ha annunciato l'assessore Pasquale Ciacciarelli, i fondi sono messi a disposizione da Astral. L'ultima parola, però, spetta ai sindaci

Troppe vittime, uno spartitraffico sulla Cassino-Formia
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 18-11-2023 19:25 - Tempo di lettura 2 minuti

Troppi incidenti sulla Superstrada Cassino-Formia, ora arriva lo spartitraffico: nei giorni scorsi Astral ha inviato al comune di San Giorgio a Liri il progetto che intende realizzare nel centro urbano. Si parte dal comune che ha visto di recente il maggior numero di vittime a seguito di incidenti stradali, dopodichè anche altri tratti urbani della SR 630 - a partire dal casello A1 di Cassino fino a Formia, dove la competenza è di Astral - saranno interessati da questi lavori: quasi un milione di euro la cifra che è stata messa a disposizione.

A darne notizia è stato l’assessore regionale della provincia di Frosinone Pasquale Ciacciarelli nel corso di un convegno a San Giorgio a Liri. Proprio a San Giorgio negli ultimi due mesi si sono verificati due incidenti mortali su quella che è stata ribattezzata ‘Superstrada killer’: Pasquale Ciacciarelli ha spiegato che non è più tempo di indugiare con lo spartitraffico, soprattutto nei tratti urbani.

Il progetto presentato da Astral prevede la divisione della carreggiata con un rialzo al centro della strada e dei paletti in gomma che impediscono dunque alle auto di andare nella corsia opposta. I tempi? In questo caso l’ultima parola spetta ai sindaci, a partire da quello di San Giorgio a Liri che ha già ricevuto il progetto da parte di Astral. Solo con l’ok del primo cittadino si potrà procedere con lo spartitraffico.

L’assessore Ciacciarelli, nel corso del convegno che si è tenuto a San Giorgio a Liri alla presenza anche del sindaco Francesco Lavalle ha spiegato che bisogna accelerare visto che su quell’arteria circolano migliaia di auto al giorno e il rischio di altri incidenti mortali resta altissimo.  “Io sono terrorizzato ogni volta che percorro questa strada e credo che sia giunto il momento di passare finalmente ai fatti. Non si può più attendere, lo spartitraffico è necessario perché abbiamo già pianto troppe giovani vite spezzate” ha spiegato Ciacciarelli.

Il delegato del presidente Rocca ha quindi sottolineato: “Ringrazio l’assessore Rinaldi per la disponibilità mostrata al tema sicurezza della 630 che si è concretizzata da parte di Astral attraverso l’invio della lettera inviata al Comune di San Giorgio a Liri per dare esecuzione al progetto di realizzazione di una barriera centrale spartitraffico e di sistemazione degli attraversamenti rialzati. Solo così si potrà raggiungere un importante passo in avanti verso la definitiva e positiva risoluzione di una  storica criticità del nostro territorio, divenuta negli ultimi mesi sempre più evidente per il tragico susseguirsi di incidenti mortali”.

L’assessore ha quindi concluso: “Questo risultato costituisce solo un primo passo concreto verso la definitiva messa in sicurezza della SR 630. Una battaglia che sto portando avanti con forza e determinazione, ritenendo che nell’amministrazione del territorio la sicurezza dei propri cittadini costituisca un paradigma inderogabile da garantire e tutelare nella sua effettività”. 

Sono tanti, ormai troppi, gli incidenti che si verificano sulla Superstrada Cassino-Formia. Ogni anno si contano decine e decine di sinistri e proprio nel tratto urbano di San Giorgio a Liri negli ultimi due mesi si sono verificati due incidenti mortali: il 9 settembre a perdere la vita è stata la neo sposa Graziella Parente di Coreno Ausonio, da poco rientrata dal viaggio di nozze: era in moto con suo marito quando dopo lo scontro con un’auto ha sbattuto violentemente la testa ed è morta sul colpo. Un mese e due giorni dopo, lo scorso 11 ottobre, a rimanere vittima di un incidente è stato il 64enne Emilio Della Rosa travolto da un Suv mentre con il suo scooter stava facendo ritorno al lavoro. 

Christian Vizzaccaro, uno dei promotori del Comitato “Vittime della SS 630” proprio di recente aveva rilevato: “Tutti gli incidenti mortali sulla SS 630 avvengono per scontri frontali, basterebbe dividere la Superstrada con un paracarro centrale per azzerare gli incidenti. Invece nulla si fa per la prevenzione”. Adesso, forse, qualcosa inizia a muoversi.

 





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