Le pagelle di domenica 12 novembre

Pagelle - Ben 16 ricercatori dell'Unicas tra gli scienziati più influenti al mondo: Dell'Isola condottiero dell'ateneo. Mario Abbruzzese si conferma il vero leader del centrodestra, Peppino, invece, non impara dagli errori. Bocciato senza appello il sindaco di Cervaro... è stato sorpreso a copiare!

Le pagelle di domenica 12 novembre
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 12-11-2023 00:52 - Tempo di lettura 4 minuti

 

MARCO DELL’ISOLA

 

Fino a pochi anni fa, c’era chi parlava di una possibile chiusura dell’Università di Cassino. Nella migliore delle ipotesi, un ridimensionamento. Il maxi debito aveva gettato molte ombre sull’ateneo della città martire. Ma siccome ciò che non uccide fortifica, l’Unicas in questi anni è riuscita invece ad otteneregrandi  risultati che hanno fatto brillare tutti i dipartimenti ed hanno quindi dato un prestigio sempre maggiore all’intera comunità accademica.

 

Il rettore Marco Dell’Isola in questi due anni ha proseguito nel solco tracciato dal suo predecessore Giovanni Betta e adesso l’Unicas porta alto il nome del Lazio Meridionale a livello mondiale. Il 4 ottobre è stata infatti pubblicata dalla Stanford University la prestigiosa classifica mondiale delle scienziate e degli scienziati più “influenti” al mondo, quelle/i cioè che raggiungono il livello più elevato di produttività scientifica e che sono più citate/i (h-index) tra i circa 9 milioni di 'Ricercatori' esaminati.  Sono 16 i docenti Unicas inseriti nella World’s Top 2%, classifiche Scientists Career e Authors 2022. Si tratta di un dato importante se si considera che nella classifica Career è rientrato il 4,7% dei 'Ricercatori' UNICAS. 

 

VOTO 10

Un grande ateneo con un saggio condottiero


MARIO ABBRUZZESE

 

È come la Juventus, una squadra che non ha simpatizzanti: o è amata, o è odiata. Allo stesso modo Mario Abbruzzese divide il mondo politico cassinate ormai da decenni: chi è al suo fianco lo considera ubna sorta di divinità, un ‘mago’ della politica. Chi lo contrasta, invece, vede in lui il male peggiore. Mario Abbruzzese lo si può amare o lo si può odiare, una cosa è certa che non si può fare: ignorarlo. Considerarlo alla pari di un leader al tramonto. Etichettando i suoi seguaci “come una categoria che non esiste e che a Roma non conoscono” (cit. Fabio Tagliaferri). Mario Abbruzzese ha dimostrato a tutto il centrodestra di Cassino, ancora una volta, che senza di lui non si va da nessuna parte.

 

Fratelli d’Italia non è stata in grado di imporre una leadership, Abbruzzese ha portato dalla sua parte tutti i civici e il progetto delle primarie decolla, mentre il tavolo dei partiti si consuma con uno psicodramma ed un comunicato senza un minimo di sostanza politica. L’ex presidente del consiglio regionale nega ogni suo coinvolgimento, spiega di non sapere nulla di quello che succede a Cassino, che è concentrato su altro. In realtà sa benissimo tutto quel che accade e la regia si è dimostrata finora assolutamente vincente. In tutto questo, è impegnato anche per le prossime elezioni europee, dove è candidato in prima persona. Perché i veri leader riescono a giocare contemporaneamente anche più partite, e adesso chi aveva pensato di mettere da parte Mario Abbruzzese dovrà tornare con il cappello in mano e la coda tra le ga,mbe.

 

VOTO 8

Il leader maximo del centrodestra



GIUSEPPE GOLINI PETRARCONE 

 

Trent’anni sono passati dalla sua prima candidatura a sindaco. Nel 1993 Giuseppe Golini Petrarcone ha portato la sinistra al governo della città di Cassino. Per decenni è stato l’alfiere del centrosinistra in città. Nel 2011 si è messo nuovamente la fascia: ha sfidato la corazzata di Mario Abbruzzese che sosteneva Carmelo Palombo e i vertici del Pd che sostenevano la candidatura di Iris Volante. Con l’Italia dei Valori, Rifondazione Comunista ed altre liste civiche è riuscito ad imporsi e a governare ottenendo molti risultati. L’isola pedonale permanente, ad esempio, è un progetto che ha iniziato a muovere i primi passi durante la sua consiliatura. Poi la sconfitta per un pugno di voti al ballottaggio lo ha relegato all’opposizione, un ruolo che non molto si presta all'avvocato.

A prendersi la scena in quegli anni è stato infatti Enzo Salera, che nel 2019 ha vinto le primarie. In quell’occasione Peppino ha divorziato con il suo gruppo storico per virare a destra con una coalizione dove c’era dentro tutto ed il contrario di tutto. Adesso, a distanza di 5 anni, sembrerebbe intenzionato a candidarsi alle primarie per guidare una coalizione civica, con dentro molti esponenti di quel centrodestra che lui ha combattuto per anni. Nel 2019 l’elettorato lo ha sonoramente bocciato, ma Peppino dagli errori sembra non voler imparare.


VOTO 5

Sbagliare è umano, perseverare è diabolico

 



ENNIO MARROCCO 

Da settimane, ormai, il territorio del cassinate è finito sotto scacco dei malviventi. Furti a raffica nelle abitazioni, negli esercizi commerciali, nei bar e nei locali. Soprattutto le zone  periferiche sono state prese di mira e il comune che ha registrato il maggior numero di furti è quello di Cervaro. I residenti si sono appellati anche al prefetto, mentre l’amministrazione comunale è rimasta a lungo silente. Certo non si può chiedere al sindaco e agli assessori di andare a fare i controlli, le risorse per i comuni sono spesso ridotte e bisogna fare i conti con una coperta sempre più corta, dunque garantire sicurezza non è affatto facile.

 

Ecco però che l’altro giorno, dopo mesi di silenzio sul tema, l’amministrazione comunale ha diramato una nota nella quale spiega come intende procedere per garantire maggiore sicurezza. Il piano è strutturato in quattro precise direttive. Insomma, finalmente l'amministrazione comunale scende in campo, con idee chiare e un piano ben articolato.

 

Poi però si scopre che tale piano non è stato pensato per Cervaro, ma è stato copiato lo stesso piano che nel 2010 aveva redatto il comune di Parma. Adesso, con tutto il rispetto per il paese, andare ad attingere da un comune un tantino più grande rispetto a Cervaro già non sembra il massimo dell’inventiva. Ma soprattutto: perché andare a scopiazzare quello che fanno gli altri? Cosa c’entra Parma con Cervaro? Perché fare una figura magra piuttosto che fare un tavolo con le forze dell’ordine per cercare di capire i reali problemi del paese in tema di sicurezza e cercare di intervenire con provvedimenti concreti? Davanti ad un’emergenza furti come quella che sta vivendo il paese, era meglio non far nulla, piuttosto che prendere in giro cittadini ed istituzioni.

 

VOTO 4

Copia copiassa, il ladro ripassa… 





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