Opinioni - Al via oggi una nuova rubrica di LeggoCassino. Ogni settimana 'Il Perfido' dispenserà consigli, anche se non richiesti. Il primo è indirizzato ai piani alti della Pisana, ecco perché...
È vero! Difficilmente si ha voglia di chiedere e, tantomeno, ascoltare dei consigli. Ancor più quando si crede di essere nel giusto. Di essere i primi della classe. “Abbiamo vinto le elezioni perché siamo più bravi di chi ci ha preceduto”. L’orgoglio per un presente glorioso gioca davvero brutti scherzi. A volte. Diciamo che, nel caso del governo di centro destra alla Regione Lazio, spesso. Parliamo del mutismo selettivo scelto dal governo guidato dal presidente Rocca sui problemi legati al trasporto ferroviario. Da mesi la vita dei pendolari della provincia di Frosinone si è trasformata in un vero e proprio inferno. Una pena da espiare chissà per quali colpe.
Da mesi per il popolo dei lavoratori (docenti, professionisti, impiegati, forze dell’ordine) cui si aggiungono studenti e, purtroppo, sempre più spesso anche malati che a Roma si recano per sottoporsi alle terapie specifiche, il viaggio è diventato un girone infernale. Ritardi su ritardi. Disagi su disagi. “Sappiamo a che ora usciamo di casa ma non sappiamo a che ora rincaseremo” è il commento unanime sulle labbra di tutti i viaggiatori. L’interruzione sulla tratta, la scorsa estate, non solo ha messo a dura prova il sistema nervoso dei pendolari, ma non ha risolto minimamente il problema.
Anzi, se vogliamo dirla tutta, dopo i lavori la situazione è peggiorata. Dal 4 settembre scorso arrivare a Roma e tornare a Cassino è come pescare, in una mazzetta di migliaia di biglietti, un gratta e vinci milionario. I ritardi di 40 minuti (quando si è fortunati) ormai sono diventati normalità. Le denunce, le proteste via social, le decine di articoli giornalistici non hanno, minimamente, fatto sobbalzare dalla sedia i rappresentanti della provincia in Regione. Tutto tace.
Sì, qualche tentativo c'è stato da parte del presidente del Consiglio Provinciale Gianluca Quadrini e della consigliera di minoranza PD in Regione Sara Battisti, ma dall’altra parte, gli appelli sono caduti nel vuoto.
Ora, ci sia consentito chiedere all’attuale maggioranza: "Quale sarebbe stata la vostra reazione a parti inverse?" Siamo davvero curiosi di ascoltare. Perché finora da via della Pisana non sono pervenuti segnali. A volte con facilità si punta l’indice contro l’avversario, ma quando si passa dalle parole ai fatti tutto cambia. Il nostro consiglio, anche se non richiesto, è quello di mettere mano al problema se si vogliono scongiurare proteste eclatanti.
P.S. Anche se non vi piacerà quello che stiamo per dire, a bassa voce sussurriamo: “Con Zingaretti il trasporto ferroviario non era eccellente ma, sicuramente, molto più efficiente e puntuale di oggi”.
Il Perfido
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