Tornano le pagelle della domenica

Pagelle - Salera rivoluzione la città mentre Leone è l'unico ad avere una visione per l'alternativa al sindaco uscente. Picano non riesce più a pronunciare la parola primarie e Tagliaferri convoca riunioni ma fa ancora fatica a trovare un candidato. Dopo una lunga assenza tornano le pagelle della domenica di LeggoCassino: ecco i promossi e i bocciati della settimana

Tornano le pagelle della domenica
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 29-10-2023 12:10 - Tempo di lettura 4 minuti


ENZO SALERA

Comunque la si pensi, quale che sia l’esito delle elezioni comunali della prossima primavera, il sindaco Enzo Salera passerà alla storia come colui che ha rivoluzionato la città di Cassino. Le famiglie possono finalmente godere di un’isola pedonale che ha restituito decoro e dignità ad una città che merita questo e tanto altro: non meritava certo uno spartitraffico come piazza e il corso invaso dalle automobili.

Adesso, con un nuovo centro urbano, certamente più attraente - con buona pace dei nostalgici che preferivano le macchine in sosta selvaggia  e gli scooter a scorrazzare tra la folla - la città presenta un volto nuovo e più bello. I lavori alla villa comunale e al piazzale della stazione ferroviaria, altri due luoghi finora abbandonati, fanno il paio con la messa in sicurezza delle scuole e i nuovi asili nido. In una sola parola: è stata migliorata la qualità della vita dei cittadini. C’è poi, negli ambienti politici, chi chiede a Salera di migliorare anche il suo carattere; ma ai cittadini, questo, probabilmente interessa poco.O forse nulla.

VOTO 9

Molti fatti, poche chiacchiere


BENEDETTO LEONE

Nel 2016, dopo essere stato tra i pochi a dare filo da torcere all’amministrazione Petrarcone, con grandi azioni di opposizione extraconsiliare, aveva palesato la sua volontà di candidarsi a sindaco. Fece poi un passo di lato a favore di Carlo Maria D’Alessandro. Adesso la storia si ripete. Benedetto Leone in Consiglio comunale si oppone fieramente all’amministrazione Salera ed è tra i più attivi. Oltre un anno fa ha lanciato il progetto delle primarie per scegliere insieme con tutta la coalizione di centrodestra e civici l’alternativa da mettere in campo nel 2024 all’amministrazione Salera.

Lo ha fatto continuando a fare opposizione, mentre il maggior partito di opposizione, Fratelli d’Italia, si divideva anche su chi doveva prendere la parola. Adesso proprio da quel partito vogliono spiegare a Benedetto Leone come fare opposizione e come costruire l’alternativa. “Si sa che la gente dà buoni consigli se non può più dare cattivo esempio”, cantava De Andrè. Forse farebbero meglio a prendere esempio da Leone, piuutosto che ergersi a maestri.

VOTO 8

Coerente e combattivo



FABIO TAGLIAFERRI

Secondo fonti ben informate, dopo la sua nomina a commissario di Fratelli d’Italia di Cassino, avrebbe chiesto all’ex rettore dell'Università di Cassino Giovanni Betta di essere il candidato sindaco del centrodestra. Per sua fortuna l’ex Magnifico ha declinato, perché candidare a capo della coalizione di centrodestra chi è stato nominato nel Cda dell’Egato dal sindaco del Pd non sembrava una mossa propriamente vincente.

Da quel giorno Tagliaferri ha iniziato a comportarsi più come commissario del centrodestra di Cassino che non come commissario di Fratelli d’Italia. La scorsa settimana, dopo essere stato convocato dai civici ed aver annunciato che avrebbe partecipato, ha poi convocato un’altra riunione un’ora prima. Non proprio il massimo della correttezza. Continua a dirsi contrario alle primarie ma quando mancano sei mesi alla presentazione delle liste, non è riuscito ancora a trovare chi dovrà guidare la coalizione e inganna il tempo con le primarie delle idee, una di quelle iniziative che non è propriamente da file chilometriche ai gazebo

VOTO 5

Come un elefante in una cristalleria


 

GABRIELE PICANO

La coerenza, in politica, è merce rara. Ormai è diventata quasi preziosa. Sia a livello locale che nazionale, trovare un esponente politico che milita nello stesso partito dalla Prima Repubblica ad oggi è assai difficile. A destra come a sinistra. Per questo dall’una e dall’altra parte hanno smesso anche di rinfacciare il cambio di bandiera dell'avversario, perché coloro che non hanno cambiato bandiera sono davvero pochi. Se va bene, chi è rimasto nello stesso partito ha cambiato “corrente”, basti pensare ai tanti renziani ora fulminati sulla via di Schlein nel Pd o a coloro che hanno votato contro il reddito di cittadinanza (sempre nel Pd) e adesso accusano Meloni di averlo eliminato.

L’avvocato Gabriele Picano, che la politica ha iniziato a masticarla sin da quando era nel passeggino, non è immune da incoerenza e ha cambiato vari partiti passando dai poli moderati fino all'alleanza con partiti di estrema sinistra nel 2016 per poi sbarcare nel partito della Fiamma Tricolore. Non appena arrivato in Fratelli d’Italia, in un’intervista rilasciata a LeggoCassino nel 2021, spiegava che “il centrodestra per scegliere il candidato sindaco nel 2024, dovrà fare necessariamente le primarie”. Più volte ha ribadito questo concetto fino ad alcuni mesi fa. Adesso la parola primarie non riesce a pronunciarla neanche sotto tortura.

VOTO 4

Meglio star da solo o dalla parte dei perdenti, che accettare a tutti i costi di seguire le correnti 

 





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