Danno esistenziale per maxi ritardo del treno: la "rivoluzione" parte da Cassino

Danno esistenziale per maxi ritardo del treno: la "rivoluzione" parte da Cassino
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 20-10-2023 00:00

L'INTERVISTA - La Corte di cassazione, con una sentenza che può definirsi storica, ha respinto il ricorso di Trenitalia condannando la società a risarcire con la somma di 400 euro una pendolare della città martire. L'intervista all'avvocato Mercedes Galasso

Danno esistenziale per un maxi ritardo del treno di quasi 24 ore: la Corte di cassazione, con una sentenza che può definirsi storica, ha respinto il ricorso di Trenitalia contro la pronuncia del Tribunale di Cassino che aveva condannato la società a risarcire con la somma di 400 euro una pendolare residente nella città all'ombra della millenaria abbazia di Montecassino. La Suprema Corte con Ordinanza numero 28244/2023 oltre a respingere il ricorso della società, ha inoltre riconosciuto il diritto del viaggiatore al risarcimento del danno esistenziale  addirittura condannando Trenitalia per lite temeraria. Come spiega l’avvocato Mercedes Galasso, il legale che ha curato gli interessi della donna che ha avviato la causa contro Trenitalia, “è la prima volta che la Corte di cassazione si esprime in tal senso, non ci sono precedenti, ragion per cui è una sentenza destinata a fare giurisprudenza”.

La vicenda riguarda un treno pendolari rimasto bloccato sulla linea Roma-Cassino il 3 febbraio 2012 quando, a seguito di una nevicata nella zona, la circolazione ferroviaria venne sospesa e i passeggeri furono costretti ad attendere quasi 24 ore ore per arrivare a destinazione, senza ottenere la dovuta assistenza.

Durante la sosta forzata al freddo durata quasi 24 ore e nonostante il prevedibile stato di fastidio, disagio  e  nervosismo nessuno dei passeggeri ha ricevuto alcuna adeguata informazione: il Giudice di Pace di Cassino ha da subito riconosciuto le ragioni della donna di Cassino, dipendente del Mef, che dopo quell’odissea ha chiesto un risarcimento danni: Trenitalia ha poi appellato la sentenza dinanzi al Tribunale di Cassino ma la società nel 2019 è stata condannata al risarcimento di 400 euro. Adesso la Corte di cassazione, con il respingimento del ricorso, ha scritto la parola fine con una sentenza destinata a fare giurisprudenza.

Avvocato Galasso, perché avete deciso di presentare ricorso?

“La tutela risarcitoria è nata dal fatto che la mia assistita, come tanti, trascorre almeno 4 ore al giorno sul treno per recarsi sul posto di lavoro sito a Roma,  durante tutti questi anni ha sempre sopportato i disservizi sia in partenza da Roma Termini che in arrivo nella medesima stazione, per non parlare dei disagi e delle “soste” lungo la tratta Cassino- Roma e viceversa. Pertanto, in seguito all’evento nevoso di cui è stata vittima insieme ad altri passeggeri ha deciso di chiedere non solo l’indennizzo ma anche il risarcimento dei danni subiti, proprio perché la situazione che aveva vissuto era di sufficiente gravità e serietà”.

Ci sono già sentenze simili o è la prima che va in questa direzione?

“La situazione di quei giorni 2/3 Febbraio 2012 era ben  nota a Trenitalia  che ha sottovalutato la situazione meteo e nonostante l’inefficienza del suo sistema di viabilità e il peggioramento delle condizioni meteo ha autorizzato la partenza del treno e anche dei successivi, situazione peraltro preannunciata con la diramazione dei bollettini di attenzione meteorologica che preannunciavano le forti nevicate nel Lazio”.

Tanti i disagi sulla tratta Roma-Cassino, non solo quel giorno che si è trattato di un evento straordinario. Questa sentenza può essere una speranza per i tanti pendolari della Ciociaria?

“Sì, è destinata a fare Giurisprudenza aprendo la strada alla tutela risarcitoria per tutti quei viaggiatori-utenti che  a causa dei disservizi ferroviari subiscono danni patrimoniali e morali. Senza dubbio la situazione andrà valutata individualmente, caso per caso, tra l’altro ad oggi presso la Corte di Cassazione pendono per altri miei assistiti analoghi giudizi.  La speranza è che questa ordinanza non solo sia di impulso per tutti coloro che subiscono danni in virtù dei disservizi nei trasporti a chiedere una tutela, ma sia da stimolo per Trenitalia ad adeguarsi a dei standard di qualità minima in tema di efficienza e qualità nel trasporto così come accade in molti paesi Europei”.





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