Cervaro, impianto di asfalto: l'opposizione torna ad intimare lo stop

Cervaro, impianto di asfalto: l'opposizione torna ad intimare lo stop

TERRITORIO - I Consiglieri Comunali di Cervaro Otello Zambardi, Giuseppe Lambro, Simona Valente e Matteo Canale Parola, hanno richiesto al Sindaco di sospendere l’autorizzazione per l’impianto di bitume: "È stata rilasciata in contrasto con le normative comunitarie"

I Consiglieri Comunali di Cervaro Otello Zambardi, Giuseppe Lambro, Simona Valente e Matteo Canale Parola, hanno richiesto al Sindaco di sospendere l’autorizzazione per l’impianto di bitume, in quanto in assoluto contrasto con le norme comunitarie che impongono piani di risanamento della qualità dell’aria e che nel caso specifico non è stato assolutamente eseguito.

Osservano i Consiglieri di opposizione che nonostante i dati inerenti la qualità dell’aria nella zona che comprende San Vittore del Lazio, Cervaro e Cassino siano estremamente preoccupanti, il Comune di Cervaro ha recentemente autorizzato la costruzione in  località Porchio di un impianto per la produzione dell’asfalto.

Quest’autorizzazione è stata  rilasciata solo alcuni mesi dopo il nulla osta da parte della Regione Lazio all’ampliamento dell’inceneritore di San Vittore del Lazio distante solo poche centinaia di metri.

La centralina di Arpa Lazio installata nel vicino comune di Cassino ha fatto registrare nel periodo Gennaio – Settembre 2023 dati allarmanti. I valori dei PM10 presentano ben 33 sforamenti dei limiti di legge ed i valori dei PM 2.5 sono in assoluto i più elevati misurati di tutta la Regione Lazio. I valori di PM2,5 misurati su base annua corrispondono al valore massimo di esposizione raccomandato dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità per la protezione della salute umana.

Mentre il PM10 raggiunge solo i bronchi, la trachea e vie respiratorie superiori, il PM 2,5 è in grado di penetrare negli alveoli polmonari, con eventuale diffusione nel sangue, veicolando senza alcun ostacolo numerose sostanze nocive per la salute umana.

La domanda che ci poniamo è:  E’ legittimo soffocare un territorio attraverso la realizzazione di un ulteriore impianto dalle emissioni non trascurabili?” A fare chiarezza sulla questione e sancire la presunta illegittimità nel realizzare nuovi impianti di combustione nel territorio di Cervaro è il Piano di Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Lazio a recepimento della Direttiva Europea 96/62/CE. 

Infatti il Comune di Cervaro, come quelli di San Vittore del Lazio e Cassino, risulta classificato in classe 1 per PM10 secondo il DGR 536 del 1/09/2016, ovvero ricade tra i Comuni a piu’ alto rischio di superamento dei limiti di legge dei PM10.

Pertanto, l’area in oggetto si configura come area di risanamento e le emissioni legate a nuovi impianti, non possono che peggiorare lo stato della qualità dell’aria, andando così contro il principio stesso di risanamento.

I Consiglieri Comunali Zambardi, Lambro, Valente e Canale Parola, insistono affinchè venga sospesa l’autorizzazione al realizzando impianto anche in considerazione del fatto che l’impianto sorgerebbe a circa 700 m dalla Scuola Primaria di Porchio Macerine ….un disastro…

Tutto questo sembrerebbe essere irrilevante a chi ha recentemente concesso un permesso a costruire senza nemmeno eseguire la procedura propedeutica di Valutazione Ambientale Strategica ai sensi del D.Lgs 152-2006.





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