Stellantis... cadente: massima allerta per lo stabilimento di Cassino

Stellantis... cadente: massima allerta per lo stabilimento di Cassino
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 09-10-2023 00:00

ECONOMIA - Ombre sul futuro della fabbrica di Piedimonte San Germano. D'Amato: "Persi già 3.000 posti di lavoro". La Fiom si prepara per un lungo autunno caldo, Donato Gatti: "I nostri appelli alla politica sono caduti nel vuoto". La Fim-Cisl illustra mercoledì i risultati del terzo trimestre in termini di produzione ed occupazione. Indotto in ginocchio

“È necessario fare chiarezza sul futuro dello stabilimento di Piedimonte San Germano e aprire subito un tavolo con il Governo e gli enti locali. Sono stati persi negli ultimi anni 3000 posti di lavoro oltre a quelli dell’indotto, sono in corso valorizzazioni immobiliari che sembrerebbero poco aver a che fare con il rilancio del sito industriale. Bisogna parlare chiaro al Paese e dire le cose come stanno. È necessaria una vera e propria politica industriale per il futuro dell’automotive in Italia e nella nostra regione. Ne discutiamo insieme con Carlo Calenda, venerdì 10 alle 17.00 presso la sala Restagno del comune di Cassino”. Lo ha dichiarato il Consigliere regionale del Lazio e responsabile welfare della Segreteria Nazionale di Azione, Alessio D’Amato.

Molte le voci che si rincorrono da tempo, e che preoccupano. Come riporta il blog del direttore Alessio Porcu "’operazione immobiliare per vendere una parte dello stabilimento è cominciata. La capitale dell’industria manifatturiera ciociara tra poco non abiterà più qui. Il segreto industriale impone di non rivelare troppi dettagli: ma le fonti ben informate assicurano che siano già ai dettagli finali tre trattative. La prima è per la palazzina uffici: una città dei fantasmi svuotata dall’avvento dei computer che fanno quanto negli Anni 70 richiedeva la presenza di
oltre un centinaio d’impiegati. Migliaia di metri quadrati d’uffici ormai deserti".

Nessuna sorpresa per la Fiom-Cgil che con il segretario provinciale Donato Gatti evidenzia: "Sono anni che noi mettiamo in guardia su questi rischi. Da tempo la palazzina uffici è inutilizzata, così come i capannoni della lastratura. Lo abbiamo detto più volte ma i nostri appelli sono caduti nel vuoto. Cosa ne sarà del futuro di Cassino? La piattaforma large annunciata non basta, serve un progetto serio e una serie di modelli da produrre a Cassino. Se non avremo risposte ci mobiliteremo già a novembre, non solo a Cassino ma anche a livello nazionale".

Toni più pacati quelli della Fim-Cisl che però parlerà domani, mercoledì 11 ottobre, con il segretario nazionale Ferdinando Uliano: ha convocato la conferenza stampa per
comunicare il report al 3° trimestre 2023 delle produzioni ed occupazionale degli stabilimenti
italiani del Gruppo Stellantis. Venerdì 13 ottobre, infine, in sala Restagno arriverà l'ex ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda.





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