Un Cpr al concentramento di Caira? L'ipotesi circola, il sindaco frena

Un Cpr al concentramento di Caira? L'ipotesi circola, il sindaco frena

CRONACA - In Ciociaria i richiedenti asilo sono passati da 900 a 1.800 in poche settimane, si fa strada la possibilità di un centro di permanenza e rimpatri nell'ex campo di prigionia nella frazione di Cassino. Salera: "Nessuna comunicazione ufficiale in merito"

Un Cpr (centro di permanenza e rimpatri) al concentramento di via Caira a Cassino. La notizia che sembra essere buttata lì dai soliti ben informati, sta facendo il giro della città, sebbene non vi sia alcun riscontro oggettivo a questa eventualità. In molti chiedono, si informano, cliccano, qualcuno ha fatto anche dei sopralluoghi in zona ma, non c'è nulla che possa minimamente far pensare ad un Cpr in quello che è stato un campo di prigionia durante la prima guerra mondiale e successivamente, la scuola dei carabinieri reali.

Il sindaco di Cassino Enzo Salera allarga le braccia: "Non ne so assolutamente nulla, anzi, sono stato con il Prefetto di Frosinone e non mi ha neanche accennato ad una eventualità simile, e poi voglio ricordare che il concentramento di Caira, è gravato da vincoli ministeriali molto stringenti. C'è sicuramente un problema a livello nazionale - aggiunge-che ha inevitabili riverberi anche sui territori locali, basti pensare che in provincia di Frosinone c'erano fino a qualche settimana fa 900 richiedenti asilo, oggi sono 1800".

A far salire la pressione dei cassinati, ci ha pensato direttamente il ministro dell'interno Piantedosi che parlando in tv, ha detto che " i CPR sorgeranno probabilmente in vecchie strutture militari dismesse, lontani da centri abitati e facilmente sorvegliabili" Il sindaco Salera invece, è intenzionato a non sottovalutare i timori dei cassinati e dice: "Non credo che si possa realizzare una struttura come un CPR senza avvisare il sindaco della città". Lo pensava anche l'allora sindaco D'Alessandro quando un pomeriggio d'estate gli recapitarono un nutrito gruppo di giovanotti provenienti proprio dall'Africa.





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