La scossa del segretario: "Ora serve un Pd inclusivo e coerente, anche nella diversità delle opinioni circolanti"

La scossa del segretario: "Ora serve  un Pd inclusivo e coerente, anche nella diversità delle opinioni circolanti"
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 14-07-2023 00:00

L'INTERVISTA - Faccia a con il leader del circolo cittadino del Partito Democratico di Cassino. "Mi rimproverano uno scarso attivismo? Non accetto la provocazione, credo nella buona politica, quella fatta alla luce del sole, non con i tesseramenti gonfiati e con i chiacchiericci dei social o dei pifferai magici". Da Elly Schlein ad Enzo Salera, Romeo Fionda a tutto campo. "Sulla torre con Grieco e Di Rollo? Io sono un pacifista convinto, non butto nessuno..."

Segretario Fionda, partiamo dai temi nazionali: sono passati circa cento giorni dall’insediamento della nuova dirigenza nazionale del Pd. Con Elly Schlein, il Partito sta cambiando oppure, come molti opinionisti, lei vede più ombre che luci sulla nuova segreteria nazionale?

"Il PD è sempre stato un partito complesso, non si è mai sentito il partito di un leader. Come dice spesso Elly Schlein, noi vogliamo essere un partito corale, di persone originali e diverse, che suonano lo stesso spartito e hanno una fedeltà sui temi scelti per incalzare le politiche dissennate di questo governo. Siamo animati da uomini e donne consapevoli, che hanno percorso con impegno diretto e passione civile le vicende storiche complicate di questo Paese, senza mai dimenticare di essere al servizio della democrazia e dei suoi principi costituzionali, e che si sentono con convinzione al servizio della comunità, e protagonisti di una necessità di cambiamento del paradigma di convivenza sociale, ancora troppo fondato sopra un intreccio di disuguaglianze, che nella loro evidenza materiale schiacciano ogni tipo di welfare particolare. Dopo il congresso e la definizione dei nostri organigrammi, il Partito resta in azione come un' équipe attenta e decisa, che prosegue il proprio lavoro di conoscenza dei territori e di vicinanza concreta alle comunità cittadine che vivono quotidianamente i disagi di una costante crisi economica e sociale, accentuata e diffusa dalle attuali politiche legislative e governative, che frenano le ambizioni di un'Europa lungimirante, che ha finalmente varato una Nature Restoring Law, unita sulla strada di un'equa distribuzione delle risorse, di progresso nelle garanzie per il lavoro come diritto sociale retribuito con dignità, e di avanzamento nelle strategie di adattamento ai cambiamenti climatici, che pongano fine al dissesto idrogeologico, al consumo indifferenziato dei suoli, e all'uso intensivo dei combustibili fossili. Questi sono impegni di rilievo, che si sommano a quelli dettati da un'agenda governativa che, invece, frena e distrae sulle regole per l'amministrazione della giustizia, naviga coast to coast sulla transizione ecologica sfuggendo decisioni non rinviabili, nega la necessità di un salario minimo per il mercato di un lavoro che si fondi sulla sicurezza e la dignità, e soffia forte sull'autonomia differenziata disegnata da Calderoli, che spezzerebbe l'Italia in due dimensioni, rompendo quel patto unitario delle Regioni per la gestione dei servizi pubblici che servono per garantire quei grandi diritti universali che, insieme al lavoro, sono la salute e l'istruzione, alla base del nostro dettato costituzionale.

Su questi temi, il PD si è assunto la responsabilità di dare corso nell'intero paese, durante tutta l'estate, a una serie d'iniziative, popolari e condivise, di ascolto e divulgazione delle idee che sono alla base delle nostre diverse proposte politiche, per disegnare e rendere sicuro un percorso verso la costruzione di un progetto programmatico e di alleanze per il governo di un futuro prossimo, che sia alternativo a quello di una Destra che si delinea, sempre di più, reazionaria, separatista, minimalista e negazionista. Il PD ha messo già in atto una vasta iniziativa sui diritti alla cittadinanza e all'abitazione, che ha trovato il suo svolgimento nel nostro circolo del Pigneto, a Roma. Il 14 e 15 luglio prossimi siamo in piazza a Napoli per respingere il disegno di legge firmato da Calderoli, e che proprio in questi giorni ha visto ben quattro membri autorevoli dimettersi dalla commissione nominata come supporto di consulenza al disegno legislativo.

Elly Schlein ci ricorda continuamente  che l’Europa è una risorsa che garantisce la possibilità di rafforzare la coesione sociale e territoriale con il PNRR, e con tutte le misure che migliorano le condizioni delle popolazioni, e invece il governo della destra Meloni si rivela come un marchingegno che mette in gioco trucchi e balocchi per rallentare o vanificare o destabilizzare ogni strumento europeo, e aumentare le disuguaglianze tra nord e sud, tra chi abita in città e chi lavora e vive nelle aree interne o periferiche. Il nostro impegno è quello di fare chiarezza con una campagna popolare di verità, che spieghino gli effetti disastrosi che possono scaturire da un governo sempre più reticente. Da parte nostra, una chiara posizione ci aumenta la fiducia dei cittadini. Cresciamo nella considerazione dell'opinione pubblica più attenta e sensibile ai temi della sopravvivenza e coesistenza pacifica degli esseri umani, e della loro dignità di cittadinanza. Significativa, per questo, è la proposta unitaria di legge per un salario minimo garantito, sottoscritta dal Pd insieme ai 5 Stelle, a Verdi-sinistra, Azione e +Europa. Un segnale positivo, che dobbiamo cogliere nella sua valenza espressiva e nel suo proposito di apertura di strade comuni verso riforme che migliorino le condizioni dei più deboli e dei più nascosti".

Anche il PD regionale del Lazio ha deciso con un congresso il suo nuovo organigramma, eleggendo con le primarie il segretario Daniele Leodori, e subito dopo, l'assemblea regionale ha eletto suo presidente Francesco De Angelis. Una buona notizia per Cassino e la provincia di Frosinone?

"Il PD ha definito così, con una procedura ordinata e partecipata, la sua struttura regionale con la elezione, attraverso le primarie, di Daniele Leodori a segretario regionale del Partito. L'assemblea regionale ha poi eletto Francesco De Angelis suo presidente. È sicuramente una buona notizia, perché la certezza dei ruoli e delle singole funzioni, consente di sincronizzare meglio il nostro lavoro politico cittadino con le iniziative programmatiche del partito in ambito regionale".

A proposito di Cassino, veniamo ai temi locali: tra meno di un anno si voterà, qual è lo stato di salute del Pd? Nei giorni scorsi, si è acceso un confronto su come il PD deve prepararsi alla prossima campagna elettorale...

"Il 28 giugno scorso, il circolo PD di Cassino ha svolto un'assemblea aperta, in occasione del tesseramento, che ha visto una partecipazione attenta e numerosa di persone, interessate alle questioni e ai problemi posti dal nostro Partito sui temi più attuali e pressanti che riguardano il governo del nostro Paese. Lo sguardo meticoloso e ampio, messo anche sulla nostra Città e la sua comunità cittadina, ha rivelato che dopo quattro anni e mezzo, ci sono ancora molti settori della nostra società che guardano e apprezzano l'attività della nostra amministrazione, per l'attenzione che abbiamo messa sui bisogni e le necessità che riguardano la vita quotidiana dei nostri concittadini. La nostra azione di prossimità si è concentrata soprattutto sulle questioni sociali e sul potenziamento dei servizi ai cittadini, sulla razionalizzazione degli uffici comunali attraverso l'assunzione concorsuale di risorse umane professionalizzate; e sulle opere pubbliche necessarie per rigenerare e rammendare il tessuto urbano e territoriale: la messa in sicurezza e l'efficientamento energetico degli edifici scolastici, gli asili nido, la manutenzione straordinaria dei parchi urbani, la cura del tragitto e l'illuminazione della pista ciclabile cittadina.

Queste sono le cose più evidenti e facilmente osservabili. Il sostegno alle reti associative della città, ci ha permesso di mantenere l'insieme delle proposte culturali con eventi significativi e formativi accessibili a tutti. Anche nel lungo e difficile periodo di segregazione pandemica, questa Amministrazione, con tutte le sue componenti politiche, ha garantito una presenza efficiente, organizzata e forte, che ha permesso alla Città di mantenere la propria coesione sociale e la propria fiducia esistenziale. Il nostro obiettivo, adesso, è quello di conservare queste qualità istituzionali, espandendole e rendendole ulteriormente comprensibili attraverso un aperto e largo dialogo pubblico, che sia inclusivo e unitario per sostenere con convinzione gli impegni che ci aspettano per il futuro espansivo della città e della sua vocazione contemporanea".

Mi sembra di capire che ci sono posizioni diverse e contrastanti?

"Noi siamo un Partito realmente democratico, inclusivo e aperto. Dove trovano una loro vera legittimità ed espressione aree culturali diverse, dissensi, e anche critiche serrate. Questo non vuol dire coltivare comportamenti belligeranti gli uni verso gli altri. Siamo un Partito con una propria certezza procedurale, fatto da persone umane reali e fondato con un proprio statuto e un codice etico. Discutiamo, ci distinguiamo, ma poi decidiamo insieme un cammino che va percorso con un sentimento comune, e senza infingimenti o ipocrisie di facciata. I cittadini e i nostri elettori non hanno bisogno di un’armata Brancaleone, fatta di avventurieri che non sanno attraversare in sicurezza le difficoltà e gli impegni di governo legati a una Città complessa e rilevante, come la nostra, con un'eredità storica e memoriale importante.

Oggi più che mai, siamo convinti che abbiamo tutti bisogno di una comunità forte e gentile per un Partito Democratico coeso e accogliente, unito da una grande responsabilità civile di garanzia costituzionale dei diritti fondamentali delle persone, e da un progetto di miglioramento delle governance territoriali e della felicità coabitativa e consapevole dei cittadini, poggiata sulla diffusione delle conoscenze, sulla sicurezza urbana, sulla salvaguardia del lavoro, e sulla tutela e bonifica dei contesti ambientali.

Riuscirete, nel Circolo a trovare, per il prossimo appuntamento elettorale, una composizione che adotti una soluzione soddisfacente per tutti?

"Come le ho già detto, il nostro è un confronto serrato ma sereno, che si svolge in anticipo, con la partecipazione utile di ognuno, e contribuirà senz'altro a raggiungere una ragionevole disponibilità a costruire una lista unitaria forte, rappresentativa e autorevole. Vanno accettate, ascoltate e comprese le ragioni di tutti, per smussare gli angoli acuti e superare resistenze e incomprensioni. I muri, quando sono fatti di guerre intestine, dividono sempre, il dialogo, invece, unisce comunque. È un lavoro paziente di tessitura, che va iniziato e portato avanti, rispettando le diverse sensibilità e senza usare la clava dell’ostracismo.

Prima di ogni cosa, va riconosciuto a tutti, senza nessuna esclusione, il lavoro svolto, sia a coloro che hanno dato un impegno di ruolo diretto nella compagine amministrativa, sia a coloro che hanno sostenuto una responsabilità di coordinamento delle iniziative di Partito e del suo Circolo cittadino. Questa riconoscenza è una conferma di quanto ancora tutti noi possiamo dare per l'affermazione del PD, e dell’intera coalizione che formeremo. Non è un auspicio, è una certezza".

La città di Cassino è rimasta tra le poche, nella regione Lazio, ad essere governata dal Centrosinistra, che però sembra presentarsi all’appuntamento elettorale indeciso, con un eventuale rischio di consegnare la città al Centrodestra. Lei teme che questo possa accadere?

"Ogni volta che si vota il risultato non è mai scontato. Dalla nostra parte, come le ho già detto prima nell'elencare le cose fatte o in corso di completamento, ci sono le buone pratiche di governo cittadino messe in opera e realizzate con efficacia efficienza ed economicità dalla virtuosa e competente Amministrazione civica, attuata dal Centrosinistra cittadino unito, guidato da Enzo Salera".

Veniamo al suo ruolo di segretario del Circolo PD di Cassino: qualcuno le rimprovera una scarsa iniziativa, e di aver incollato troppo il Partito sulle vicende dell'Amministrazione comunale, senza promuovere o distinguere una propria attività politica indipendente. Cosa risponde?

"Innanzitutto ci tengo a ripeterle che il nostro Circolo non è un fortino blindato, e davanti a noi non c'è un deserto da sorvegliare. Siamo invece uno spazio fertile, dove si è sempre discusso con veemenza, ma con uno spiccato spirito di servizio e di appartenenza. Gli ultimi due anni, che sono trascorsi con le limitazioni normative imposte dalla pandemia, sono stati molto difficili per lo svolgimento delle attività di pubblico dibattito e di promozione sociale. Tutti abbiamo continuato a collaborare, pure con sensibilità diverse, per non fare mai diminuire la nostra presenza qualificata e quel patto unitario di buongoverno che stanno, insieme ad altre realtà associative, alla base dell'Amministrazione Comunale guidata da Enzo Salera. Lo stato di salute, che lei mi ha chiesto, del Pd di Cassino è molto buono. Abbiamo aperto una nuova sede, in via Giosuè Carducci 18, che condividiamo con tutta la coalizione che sostiene il Sindaco, ed è aperta al contributo di tutte le forze politiche e delle associazioni, che si richiamano ai valori della nostra Costituzione repubblicana, della Democrazia rappresentativa, e dell' Unione Europea.

In questa nuova sistemazione, abbiamo dato corso a una Scuola di Formazione Politica, coordinata da Fausto Pellecchia e Luigi Montanelli, che ha già avviato una serie di seminari, su temi teorici specifici e sugli argomenti più stringenti dell'attualità. Inoltre, con l’intero gruppo consiliare del Pd, stiamo definendo un piano di lavoro che ci permetterà di rendere visibile, valorizzare, e poi divulgare l’azione svolta in questi cinque anni di buongoverno del Centrosinistra. A noi quello che interessa, è trovare un modo per continuare a stare insieme, per portare a compimento quegli impegni che ci siamo assunti, e che mirano ad espandere i servizi pubblici sociali, le comunità energetiche, la razionalizzazione del ciclo dei rifiuti, e la promozione di una economia circolare, insieme a un uso efficiente delle risorse del territorio. Tutto questo si può fare, diventa raggiungibile se poggia sopra un terreno solido di consapevolezza reale, di educazione civica diffusa, e di capacità di stare insieme per intenzioni condivise, e soluzioni concrete, che salvaguardino i diritti e i beni comuni di ogni cittadino.

E noi questo stiamo facendo, il nostro Circolo apprezza e sostiene l'Amministrazione comunale, ma nello stesso tempo non dimentica la dimensione storica e i mutamenti delle nostre società, internazionali e nazionale, prese in una guerra che sembra non trovare tregua e una conclusione legittima, e che noi ripudiamo come metodo di soluzione dei conflitti tra stati. La pace è una valenza e un valore che interessa la vita dei nostri concittadini, che hanno fissata nella memoria questa consapevolezza. Come segretario, a me interessa e piace un Circolo PD inclusivo e coerente, anche nella diversità delle opinioni circolanti. Ecco perché non accetto la provocazione della sua domanda, ma credo nella buona politica, quella fatta alla luce del sole, non con i tesseramenti gonfiati e con i chiacchiericci dei social o dei pifferai magici.

Nell’ultima riunione del Circolo, Mario Costa ha ribadito che il Pd non è un autobus. A chi si riferiva, secondo lei?

"Io non so perché Mario, nello svolgere il suo interessante intervento, abbia scelto di usare una metafora automobilistica, dimenticando forse che, per tradizione, gli autobus mai arrivano in orario e, dunque, chi scegliesse di salirvi o di scenderne si troverebbe in una specie di sfasamento spaziotemporale, fuori sincrono rispetto agli appuntamenti della storia. Io ho sempre pensato al nuovo PD non come un mezzo, ma come una strada larga e accogliente dove tutti possono camminare, anche dialogando, verso mete condivise, per trovare persone gentili e preziose che sappiano cooperare per un'Italia comprensiva, e una Città che accoglie ogni abitante come fosse un capitale prezioso e fruttifero. È questo il senso di un Partito, nostro e democratico. Gli autobus passano, vanno e vengono, avanti e indietro. Una strada invece, larga e spaziosa, sa sempre dove vuole andare".

Noi chiudiamo le nostre interviste sempre con il gioco della torre: solo uno potrà salvarsi. Tra Barbara Di Rollo e Sarah Grieco, lei chi butterebbe giù?

"Io sono un architetto, e un pacifista convinto. Non progetterei mai una torre per i supplizi, o per gettare dalle sue altezze uomini e donne come olio bollente, o come fossero stracci. Bensì ne farei un faro e un posto di avvistamento, per scorgere genti che arrivano, e per aprirgli le porte. Penso, da sempre, che le donne, gli uomini, e ogni altro essere vivente, sono messaggi cifrati semplici e complessi. Basta leggerli, leggersi con curiosità e benevolenza, e tutto si sistema e corre al proprio posto giusto. Senza gettare nessuno, da nessuna torre".





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