"Con l’identità si può vincere alle elezioni politiche, ma non alle amministrative"

"Con l’identità si può vincere alle elezioni politiche, ma non alle amministrative"
di autore Lello Valente - Pubblicato: 13-07-2023 00:00 - Tempo di lettura 2 minuti

OPINIONI - Nel centrodestra continua il dibattito per trovare un candidato sindaco da contrapporre ad Enzo Salera. Valente: "L’ortodossia politica del nulla, che ha caratterizzato questa amministrazione, ha liberato molte risorse politiche, facendo compiere il miracolo di poter unire ciò che poteva sembrare impossibile"

di Lello Valente

Non ho una risposta, ma un dubbio ed una riflessione che non ha ancora trovato una soluzione: alle amministrative quanto regge lo steccato centrodestra centrosinistra? Alle passate elezioni amministrative, con un nutrito gruppo di amici sostenemmo al ballottaggio  l’attuale sindaco, oggi che non abbiamo  più questa intenzione,  ci si guarda intorno  e tralasciando l’appartenenza agli schieramenti mi chiedo cosa ci possa impedire di sostenere  un candidato sindaco proveniente anche da uno schieramento diverso ma che ha tutte le giuste qualità per essere un ottimo e vincente candidato.

Fino dove può reggere una appartenenza e fin dove ci si può esporre  in una città come Cassino che negli ultimi anni ha vissuto una evidente emarginazione politica dal contesto provinciale? Si vince  per meriti propri ma spesso si vince per demeriti altrui, così è successo quattro anni fa, così potrebbe risuccedere alle prossime amministrative.

L’ortodossia politica del nulla, che ha caratterizzato questa amministrazione, ha liberato molte risorse politiche, facendo compiere il miracolo di poter unire ciò che poteva sembrare impossibile. 

La riflessione ancora senza risposta trae origine da queste risorse liberate dall’ortodossia del nulla che consente di vedere le cose con sguardo più libero da condizionamenti di appartenenze  e porre la domanda se potrà essere possibile sostenere un buon candidato, anche se proveniente da un diverso schieramento, purché abbia tutti i requisiti per poter sufficientemente pensare di  poter essere un candidato vincente.

Gli elettori distinguono nettamente tra l’appartenenza politica ed il voto amministrativo, i risultati delle passate amministrative furono eclatanti sia a Cassino che a Veroli dove nella stessa tornata elettorale si registrò una clamorosa differenza tra  il voto politico e quello amministrativo.

E’ una riflessione alla quale non ho una risposta, ma una ulteriore analisi va fatta anche nel centrodestra. Se non si dovesse trovare un candidato vincente sarebbe un peccato sostenere un candidato vincente di non  appartenenza?

Comprendo perfettamente chi parla di identità e di appartenenza ma la sintesi va trovata con chi poi deve rappresentare questi principi  e deve essere una persona vincente perché i risultati dicono che con l’identità si può vincere alle elezioni politiche ma non alle amministrative.





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