La sferzata della Lega: "Basta con la sanità romanocentrica, esistiamo anche noi"

La sferzata della Lega: "Basta con la sanità romanocentrica, esistiamo anche noi"
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 03-07-2023 00:00

POLITICA - L'eurodeputata della Ciociaria Maria Veronica Rossi in pressing sul presidente della regione Lazio: "Riaprire Psichiatria allo Spaziani". La consigliera del Pd Sara Battisti porta il caso in assise e interroga Rocca

Maria Veronica Rossi, deputato della Lega al Parlamento europeo, interviene in merito alle questioni sanitarie della Ciociaria . “La chiusura del reparto di Psichiatria dell’ospedale di Frosinone - dice - è un bruttissimo segnale per tutto il sistema sanitario provinciale. Ancora una volta abbiamo, purtroppo, avuto la misura di quanto la Ciociaria sia sempre più provincia ai confini dell’impero con un livello di attenzione da parte degli enti e delle autorità preposti francamente insufficiente. Tra l’altro, le vicissitudini di Psichiatria arrivano dopo quelle patite dal reparto di malattie infettive la cui chiusura è stata sventata all’ultimo".

E’ evidente - prosegue - che questo risultato giunge al termine di un  percorso di sofferenza che parte da lontano, da un gestione sanitaria targata Zingaretti e D’Amato che, su questo territorio, ha lasciato davvero le macerie.

Al presidente Rocca, anche nella sua veste di assessore regionale alla sanità, avendo trattenuto per sé la delega, chiediamo, innanzitutto, di dare un segnale di vicinanza e di attenzione alle esigenze dei cittadini frusinati e dell’intera Ciociaria, poi gli chiediamo di attivarsi immediatamente per riaprire il reparto e garantire l’efficienza della struttura, non fosse altro perché diventa anche una questione di sicurezza nella gestione di persone che presentano patologie e sintomi particolari.

In ultimo, auspichiamo che il presidente Rocca metta in campo una programmazione di lungo respiro che consenta la necessaria e indifferibile valorizzazione dello “Spaziani”, che, lo ricordiamo, soprattutto agli amici del Pd che negli ultimi 10 anni hanno sofferto di forti amnesie, è l’ospedale più importante di un territorio che comprende 91 comuni e su cui vivono 500.000 persone. Sarebbe un segnale importante di attenzione, mai registrato in passato, verso i cittadini di questa terra che si vogliono sentire trattati con la medesima attenzione  riservata a quelli di Roma e soprattutto rappresenterebbe una cesura netta verso una politica di gestione dei servizi sanitari che, in tutte le precedenti legislature regionali, specialmente quelle targate dem, è sempre e soltanto stata romanocentrica”.

L'INTERROGAZIONE DI SARA

"Viste le notizie preoccupanti circa la difficoltà di garantire la continuità di alcuni servizi sanitari presso gli Ospedali di Frosinone e di Alatri (Pediatria al San Benedetto, Malattie infettive e Psichiatria allo Spaziani) a causa della carenza di personale medico confermata dalla dirigenza dell’Azienda Sanitaria Locale, ho depositato oggi una interrogazione urgente presso il consiglio regionale del Lazio. Ho chiesto, al Presidente Rocca e alla sua giunta, quali iniziative intendano intraprendere nel breve, medio e lungo periodo per supportare la sanità in Provincia di Frosinone, fronteggiare la carenza di personale e dare continuità ai servizi, con particolare riferimento alla volontà o meno di utilizzare tutte le graduatorie attive nella Regione, soprattutto quelle di Roma e di fare accordi con gli atenei".   

Così in una nota Sara Battisti, consigliera regionale Pd del Lazio. 

"La ASL di Frosinone - prosegue - negli anni scorsi ha espletato diverse procedure per il reclutamento di personale, non solo riuscendo a garantire tutti i servizi ma ampliandone addirittura la portata, attraverso un’organizzazione incentrata il più possibile sull’introduzione di SIV e di specializzandi e adoperando più personale infermieristico, lasciando il personale medico allo stretto necessario clinico. Il beneficio dettato dalla possibilità di assunzione degli specializzandi attraverso le norme Covid, ha senza dubbio dato linfa alle Province. Proprio in virtù di questo, la situazione odierna può essere affrontata mettendo in connessione le aziende sanitarie con le Università al fine di favorire l’inserimento di nuovi specializzandi in maniera programmata attraverso i corsi universitari.

Sono infatti noti i benefici di cui godono le aziende sanitarie attraverso gli accordi permanenti con gli Atenei in quanto tali convenzioni consentono una programmazione pluriennale con le Facoltà di Medicina in relazione all’impiego di personale nelle corsie oltre ad un evidente innalzamento della qualità delle prestazioni determinato dall’accrescimento dell’attività di ricerca clinica.

La Regione Lazio, con un provvedimento molto discutibile del Presidente Rocca, ha  centralizzato l’espletamento delle procedure di indizione e pubblicazione dei bandi per l’assunzione di personale e, ad oggi, non risultano espletate procedure di reclutamento del personale idonee a sanare la criticità di disponibilità di risorse umane per garantire continuità ai servizi della ASL di Frosinone.

Giungono inoltre voci di ritardi importanti nelle autorizzazioni anche per quei pochi concorsi già espletati con vincitori che attendono di essere impiegati. Queste evidenti inefficienze e l’eventuale chiusura di alcuni reparti e la compressione dei servizi territoriali ricadono interamente sulle cittadine ed i cittadini della Provincia di Frosinone. Un vero problema - conclude - che merita attenzione e risposte concrete".





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