POLITICA - Il sindaco di Arpino Vittorio Sgarbi anticipa tutti: c'è una possibilità che permette di superare l'ostacolo secondo cui bisogna attendere almeno dieci anni per intitolare strade e piazze a persone scomparse. Sala: "A Milano rispettiamo al legge, non abbiamo aggirato la norma neanche per Veronesi che ha salvato migliaia di vite..."
Vittorio Sgrabi anticipa tutti ed annuncia che sarà la città di Arpin, la prima in Italia, ad intitolare una piazza a Silvio Berlusconi. Il sottosegretario alla Cultura e sindaco dallo scorso maggio della cittadina ciociara ha detto di aver già lanciato l’ordine per i suoi funzionari: "Ho impartito una specifica direttiva ai miei uffici, perché si provveda in tempi brevi a individuare la piazza o il giardino da dedicare a un grande leader politico – dice Sgarbi che ha già chiara la motivazione da inserire nella delibera – che è stato prima di tutto un coerente uomo delle istituzioni e uno statista che ha servito l’Italia anche quanto non è stato al Governo, improntando le scelte politiche al senso di responsabilità".
Sgarbi si aspetta già dure polemiche per la sua decisione, soprattutto dai colleghi sindaci alle prese nelle ultime ore con gli esponenti di tutta Italia di Forza Italia che spingono per l’intitolazione di strade, piazze, rotonde o il Ponte sullo Stretto: "Non temo le polemiche e invito gli altri colleghi che si riconoscono nell’area liberale e riformista a seguire il mio esempio".
Nella sua Milano, che la famiglia ha scelto per l'ultimo saluto a Berlusconi, è il sindaco Giuseppe Sala a frenare gli entusiasmi prima ancora che vengano presentate le mozioni dal centrodestra. "Per dieci anni non si può fare", ricorda.
In Italia chiunque può chiedere di intitolare - a un evento, una persona, un mestiere o altro - una strada, una piazza o un parco. La normativa di riferimento (legge n. 1188/1927) prevede che l'intitolazione di nuove strade e piazze pubbliche, la variazione del nome di quelle già esistenti, nonchè l'approvazione di targhe e monumenti commemorativi, possa avvenire soltanto previa autorizzazione del Prefetto. E con la specifica che la persona sia deceduta da almeno dieci anni. Sala non intende appoggiare alcuna deroga sulla figura di Berlusconi. "Non l'abbiamo fatto nemmeno per il mio amico Umberto Veronesi che ha salvato migliaia di vite...", fa notare.
Possibile l'intervento del Viminale: per i sostenitori del Cavaliere l'ultima carta da giocare rimane un intervento diretto del Viminale. La legge prevede questa possibilità per le persone "che si siano distinte per particolari benemerenze" e la cui storia, in linea generale, "sia legata alla storia cittadina" con una "rilevanza per la comunità".
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