Venti d'Europa da Ventotene a Montecassino

Venti d'Europa da Ventotene a Montecassino

SCUOLA - Gli studenti sono stati accolti dall'Abate dom Luca Fallica alla presenza dell'Assessora Maria Concetta Tamburrini

di Francesca Messina

Si è conclusa nei giorni scorsi la “Festa dell'Europa" organizzata dall’I.I.S. Medaglia d’Oro “Città di Cassino”. Infatti anche quest’anno ha preso vita il progetto “Marcia per l’Europa” giunto alla sua quarta edizione fortemente voluto dal dirigente scolastico Marcello Bianchi.

Martedì 9 maggio u. s., dinanzi al Monumento dei Caduti a Cassino è stata accesa la fiaccola europea.

Il rappresentante degli studenti Amedeo Zappulla durante la cerimonia ha voluto esprimere il suo pensiero con queste parole: “Ciò che io in quanto cittadino europeo auspico è che un giorno, possa realmente sentirmi parte di un territorio e non di un tessuto economico, in modo che gli ideali della vera Europa, quella che Sandro Pertini, Alcide de Gasperi e  Altiero Spinelli sognavano… io credo che se si iniziasse dalla collettività l’intera struttura sociale migliorerebbe e che ne usciremmo da veri cittadini europei. Noi tutti in prima persona dobbiamo lavorare e credere in questo obiettivo, perché se l’Europa esiste è perché alla base ci sono dei cittadini che hanno il dovere civico di viverla”. 

Poi la delegazione scolastica è partita alla volta dell'Abbazia di Montecassino dove è stata accolta dall’Abate dom Luca Fallica. 

Sono stati circa trecento gli studenti che insieme al dirigente scolastico Marcello Bianchi e ai docenti hanno portato le bandiere degli Stati dell’Unione Europea in nome di un’idea comune, quella del bene, che possa essere sovrano nelle genti e in tutte le terre d’Europa e del mondo.  

L’Abate dom Luca Fallica, apprezzando lo sforzo compiuto dagli alunni nella salita a Montecassino ha sottolineato “la fatica” che è stata impiegata nella costruzione dell’Europa.

L’Assessora Maria Concetta Tamburrini, presente all’evento, rivolgendosi a tutti i presenti ha invece spiegato di quanto sia importante il ruolo di ogni singolo cittadino nella costruzione dell’Europa. Inoltre ha citato Schiller e Beethoven parlando di strumenti e voci, che come i pensieri in nome di un’Europa Unita, si susseguono per dare vita ad un’unica armonia di suoni e che il tutto armonico sia quell’unico volere di intenti che dal progetto di Europa, nato come seme a Ventotene e germogliato nelle terre d’Europa, spenga per sempre le guerre di sangue e dia linfa di pace ai popoli tutti.

Il Coro dell’ASDOE (Associazione Docenti Europei) diretti dal professore Mauro Niro ha intonato “L’Inno europeo di Schiller”.  

Giovedì 5 maggio u.s. invece si è tenuta la visita di una delegazione di studenti, docenti e amministratori della città di Cassino, presso l'isola di Ventotene, con l'accensione della fiaccola europea (Pro Pace et Europa Una).

Sono stati presenti gli alunni delle classi terze RIM (Relazioni Internazionali) e terze E, il preside Bianchi, i professori Antonio Riccardi, Fabio Miele, Maria Luciani, che hanno reso omaggio all’Europa nell’isola di Ventotene. Inoltre la delegazione ha rinnovato il pensiero ad Altiero Spinelli, padre fondatore del federalismo europeo che lì fu confinato durante il secondo conflitto mondiale.

Alla cerimonia hanno preso parte il sindaco di Cassino Enzo Salera, il presidente del consiglio comunale Barbara Di Rollo, l’Assessora alla Pubblica Istruzione Maria Concetta Tamburrini, il dottor Andrea Ranaldi, il professore Andrea Riggio Prorettore dell’Università di Cassino, il Maggiore Roberto Viccione ed il graduato Debora Rossi dell’80° RAV “Roma”, e la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di Cassino “Rita Levi Montalcini”.

Tutti sono stati accolti dal vice sindaco di Ventotene, Giuseppe Pepe.

Dopo l’accensione della fiaccola nel braciere posto in piazza Castello, la stessa ha proseguito verso il cimitero dove è stato sepolto Spinelli dove è stata posta una corona d’alloro sulla sua tomba.

L’alunna Martina Di Silvestro ha letto un passo in cui Spinelli, autore de “Il Manifesto per un’Europa libera e unita” evoca l’esilio in quella terra.

 





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