"Sono sicuro che tutto si chiarirà in tempi brevissimi"

"Sono sicuro che tutto si chiarirà in tempi brevissimi"
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 13-04-2023 00:00

GIUDIZIARIA - Parla l'imprenditore ed ex consigliere comunale di Cassino Salvatore Fontana coinvolto nell'indagine della Guardia di Finanza. Tutto è scaturito dalle parole pronunciate in Consiglio comunale da Enzo Salera nel 2020. Ma il sindaco oggi non commenta: "Non mi intrometto in vicende giudiziarie"

Istigazione alla corruzione, peculato e truffa: tre imprenditori finiscono nei guai. Oltre ad un molisano e ad un emiliano, nell'indagine della Guardia di Finanza compare anche il nome di Salvatore Fontana, imprenditore di Cassino e già consigliere comunale della Città Martire fino al 13 giugno dello scorso anno.

Due le vicende che lo vedono protagonista: la prima riguarda una presunta istigazione alla corruzione nei confronti del consigliere comunale del Pd Tommaso Marrocco, che a sua volta è coinvolto in un'altra indagine: quella che riguarda il presunto voto di scambio.

Oltre la tentata corruzione, la Procura contesta all'imprenditore anche il fatto che la concessione edilizia per quel che riguarda il cantiere nell'area del cosiddetto "ex mercato coperto" di Cassino era scaduta, ragion per cui abusiva. Per questo motivo sono scattati i sigilli. L'imprenditore ed ex consigliere comunale appare comunque sereno e si dice fiducioso: "Ho grande fiducia nella Giustizia. Sono sicuro che rutto si chiarirà, spero, in tempi brevissimi".

LA BOMBA DI SALERA

Il sindaco di Cassino Enzo Salera rivelò in Consiglio Comunale il 20 dicembre 2020 di avere subito il tentativo di pilotare l`appalto per l`efficientamento energetico della città: sono partite da lì le indagini della Guardia di Finanza che oggi hanno portato la Procura della Repubblica ad emettere tre misure cautelari nei confronti di due imprenditori ed un ex consigliere d'opposizione dimessosi poco tempo dopo quella seduta. In base alla ricostruzione dei finanzieri, il consigliere d'opposizione avrebbe fatto da tramite tra l'impresa interessata a pilotare l'appalto e l'allora presidente della commissione consiliare Lavori Pubblici del Comune di Cassino.

All'epoca il sindaco Salera, riferì in Aula che c'erano personaggi "che avvicinano consiglieri di maggioranza per convincerli a creare un gruppo autonomo al fine di mettere sotto scacco il sindaco e l'amministrazione. Per metterli sotto ricatto affinché, per esempio, una società che si occupa di efficientamento energetico venga imposta a questa amministrazione. O per cercare di mettere mano sugli appalti".

Gli inquirenti ritengono che al presidente di commissione, per creare quel gruppo autonomo e mettere sotto pressione il sindaco, sia stata offerta una somma in denaro non ben precisata. Di fronte al suo rifiuto gli sarebbe stata allora prospettata la possibilità di gestire le assunzioni del personale della provincia di Frosinone da destinare ai lavori di efficientamento energetico.

Preso atto della notizia pubblicata questa mattina, il sindaco Enzo Salera, seppur indirettamente protagonista, non rilascia commenti: "Come noto, come sempre, relativamente alle vicende giudiziarie non intervengo, non ho nessuna dichiarazione da fare in merito".





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