Antenne al Rione Pastine, Rotondo sindaco a sua insaputa

Antenne al Rione Pastine, Rotondo sindaco a sua insaputa
di autore Redazione - Pubblicato: 01-04-2023 00:00

TERRITORIO - Davide Luzzi va all'attacco del primo cittadino di Pontecorvo ma ne ha anche per la minoranza: "Dall'opposizione mi sarei aspettato una maggiore attenzione a far emergere le mancanze di questa amministrazione nel controllo, nell'informazione e nella comunicazione ai cittadini"

di Davide Luzzi

Antenne al Rione Pastine. Il Comune era a conoscenza dell'installazione; il Sindaco e la maggioranza ignoravano che ci fossero state comunicazioni? Possibile?
Anselmo Rotondo Sindaco a sua insaputa. Ma partiamo dal commentare gli accadimenti. Quello cui si è assistito nell'ultimo Consiglio Comunale è qualcosa di tragicomico. Il Sindaco Rotondo, incalzato e interrogato, giustamente, dai cittadini residenti il Rione Pastine, sull'installazione di una Antenna per la telefonia radio mobile nei pressi ha fatto convocare, quasi istantaneamente, un Consiglio Straordinario sulla questione come se non ne sapesse nulla e volesse discutere della cosa urgentemente, coinvolgendo Consiglieri, cittadini e associazioni.

Sembrerebbe tutto normale in apparenza fin qui. Anzi potremmo quasi dire che il Sindaco abbia raccolto con estrema rapidità le istanze del popolo.

Ma ai più attenti cittadini, e ovviamente a noi, le domande sono sorte fin da subito, prima del Consiglio Straordinario.

Come si può costruire una antenna sul territorio comunale a senza che il Comune ne sia informato? Come è possibile che una questione tanto delicata sia emersa, su pressione dei cittadini, "solo" a valle dell'installazione di un traliccio e dei primi lavori di posa in opera? È mai possibile che non ci sia stata nessuna comunicazione tra la ditta e il Comune? Perché non c'è stata alcuna informazione, con comunicazione ufficiale intendo, non tramite messaggi o vocali WhatsApp, ai residenti del Rione Pastine?

Queste le domande che ci siamo posti, e che si saranno posti centinaia di cittadini di Pontecorvo, applicando la semplice deduzione logica e un minimo di raziocinio. Eppure abbiamo atteso il Consiglio Straordinario.

Un Consiglio in cui ci saremmo aspettati che qualcuno avrebbe posto la questione sotto un profilo di sostanza, di informazione, più che di populismo atto a dare in pasto alla cittadinanza una ordinanza sindacale a posteriori che, probabilmente, dato quanto è emerso durante il Consiglio, potrebbe portare a un contenzioso con l'azienda, all'installazione dell'antenna se, come sembrerebbe, gli atti sono stati inviati e depositati più di un mese fa al Comune di Pontecorvo, e infine con il probabile pagamento delle spese processuali nel caso l'azienda farà valere le sue ragioni in tribunale.

Per noi cittadini, come si dice oltre al danno, questa amministrazione ci potrebbe regalare la beffa. L'antenna potrebbe comunque essere costruita, noi ci auguriamo di no ovviamente, e saremo noi a pagare le spese del contenzioso nel caso ci fosse una richiesta di risarcimento da parte dell'azienda.
Questa è la parte tragica della questione.

Ora passiamo alla parte che possiamo definire comica.

Il Sindaco sembra aver scoperto durante l'assise civica che vi era una comunicazione ufficiale dell'azienda al Comune di Pontecorvo circa l'installazione dell'antenna e piuttosto che cosparsi il capo di cenere per non aver acquisito informazioni al riguardo, ha incolpato il funzionario comunale di non averlo avvertito. Sembrava che il Sindaco fosse all'opposizione di sé stesso.

In Consiglio Comunale ci sono diciassette rappresentanti. Tra questi undici sono consiglieri di maggioranza.
Nessuno sapeva nulla. Nessuno aveva informazioni. Nessuno aveva chiesto lumi presso gli uffici comunali prima del Consiglio Straordinario.

Ovviamente, alcuni cittadini residenti, in quella sede, hanno evidenziato che appariva assurdo che nessuno, e dico nessuno, avesse acquisito informazioni al riguardo. Informazioni che erano al piano inferiore, presso l'ufficio preposti del Comune di Pontecorvo.

Il Sindaco avrebbe detto che, se fosse stata la sua azienda, avrebbe licenziato un proprio dipendente che non lo avesse reso edotto della situazione.

Ma allo stesso modo, con il metro del populismo caro a Rotondo, noi cittadini, potremmo dire che il Sindaco e i Consiglieri siano "dipendenti"? Che sono lì per rappresentare i cittadini percependo una indennità?
Per cui volendo affermare il principio che al Sindaco sta tanto a cuore per togliersi dalle grane, non dovrebbe forse essere lui stesso "licenziato" e tutta la sua maggioranza per non aver vigilato, acquisito informazioni e fatto emergere le criticità di questa installazione nei tempi utili a poter prendere provvedimenti in via preventiva?

È tipico dei governi di una certa parte politica agire a posteriori con azioni eclatanti da dare in pasto all'opinione pubblica non risolvendo le questioni sul nascere. Succede a livello locale come a livello nazionale.

A Pontecorvo lo abbiamo visto con l'Isola Ecologica di San Paride e lo vederemo tra qualche anno con il sistema di Raccolta Differenziata e i costi di gestione, raccolta e smaltimento.

Sarà sempre colpa di qualcun altro?
Intanto Rotondo mi è apparso in Consiglio Comunale come un "Sindaco a sua insaputa".

Dall'opposizione mi sarei aspettato una maggiore attenzione a far emergere le mancanze di questa amministrazione nel controllo, nell'informazione e nella comunicazione ai cittadini.

Qualcuno malignamente potrebbe pensare che si sta già lavorando a accordi in vista delle prossime elezioni amministrative? Accordi che comporterebbero una "pace consiliare" con il consueto agire nel "volemose bene" condito da ammiccamenti trasversali per sancire la "tregua" di quello che potremmo definire l'opportunismo personal-poltronista (di cui abbiamo già avuto alcune dimostrazioni in questi anni)?
Staremo a vedere.

Ma siccome a noi piace la Politica che unisce critica e proposta vorrei chiedere ai Consiglieri Comunali, in rappresentanza dei cittadini, di valutare la predisposizione di un Regolamento, già presente in altri Comuni italiani, in cui sia previsto che in occasione di installazioni sul territorio, e in particolare nei centri urbani, di antenne e dispositivi similari, il Comune debba dare luogo a azioni di coinvolgimento dei cittadini residenti predisponendo pareri tecnici pubblici atti a stabilire, in via preventiva, una corretta comunicazione e, nel caso porre in essere, azioni concrete a livello amministrative.

Nel contempo si richiede fin da subito la predisposizione di un "Catasto degli Impianti Esistenti" che rappresenti (testo ripreso dal regolamento del Comune di Modena)

"l’insieme dell’archivio relativo al censimento degli impianti fissi di telefonia mobile installati nel territorio comunale corredato dei dati e delle informazioni in merito allo stato di ciascun impianto (impianti autorizzati ed effettivamente in esercizio oppure impianti autorizzati ma
non ancora installati o in esercizio) ed alle relative caratteristiche radioelettriche, completo della cartografia di localizzazione e identificazione, in modo da consentire la correlazione tra ubicazione e caratteristiche radioelettriche, ai fini di un’esaustiva valutazione dei campi elettromagnetici a carico dei ricettori esposti" affinché vi sia un chiara evidenza certificata degli impatti su salute e sicurezza.





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