Una settimana a Cambridge per le classi terza e quarta del percorso "Cambridge International" del liceo classico "G. Carducci" di Cassino

Una settimana a Cambridge per le classi terza e quarta del percorso "Cambridge International" del liceo classico "G. Carducci" di Cassino

SCUOLA - Seguire le lezioni di BIOLOGY in una scuola inglese e vivere ospiti presso famiglie locali: un'esperienza di studio e di vita

Vivere un’esperienza indimenticabile nella città che ospita la seconda università più antica del Regno Unito ed una delle più antiche del mondo? approfondire il programma IGCSE Biology direttamente in loco con insegnanti madrelingua? vivere ospiti delle famiglie del posto? visitare alcuni tra i più prestigiosi college universitari? fare punting sul fiume Cam e assaggiare il tipico Chelsea Bun da Fitzbillies? e “last but not least” approfittare di una passeggiata a brevissima distanza tra i luoghi più iconici della City Of London? Ebbene sì, tutto questo, e molto altro in termini di cultura, divertimento e coinvolgimento emotivo, abbiamo vissuto in 36 studenti delle classi 3^ e 4^ del percorso Cambridge International del Liceo Classico “Carducci” di Cassino che, per una settimana, accompagnati dalle nostre docenti, abbiamo preso parte ad un ministay, di potenziamento linguistico e consolidamento disciplinare in vista della prossima sessione di esami IGCSE,  nella meravigliosa città universitaria di Cambridge in Inghilterra.

All’inizio dell’anno, quando ci è stato comunicato che avremmo avuto la possibilità di una full immersion nel mondo anglosassone, vivendo per una settimana in una delle città più rappresentative di questa cultura affascinante, non siamo riusciti a trattenere la gioia. Nonostante ciò, da quel momento abbiamo pensato al nostro viaggio come a qualcosa di tanto incredibile quanto impensabile: lo ritenevamo così lontano, mentre ora al solo pensiero che sia finito così velocemente, la malinconia sale e c'è già la voglia di partire di nuovo.

Durante il viaggio in aereo abbiamo fantasticato molto sulla settimana che avremmo trascorso, pensando a come avremmo reagito all’incontro con una nuova cultura, a come sarebbe stato vivere in una casa con usanze diverse dalle nostre, alle attività che avremmo intrapreso, cercando soprattutto di scacciare le ansie e le paure, ma non pensando che tutto ciò avrebbe potuto di gran lunga superare le nostre aspettative.

 Non nascondiamo, però, che spesso la nostra mente ha gioito al solo pensiero di tutte le foto che avremmo potuto scattare, a tutti i ricordi che avremmo potuto annoverare tra i nostri più cari, alle persone che avremmo potuto incontrare e a tutto ciò di nuovo che avremmo avuto la possibilità di imparare.

Ci rendevamo conto che saremmo andati incontro a delle grandi incognite, che avremmo potuto vivere un vero e proprio "shock culturale": il clima troppo freddo, le case troppo strette, il cibo troppo… inglese. Non siamo, però, rimasti ingabbiati nella nostra comfort zone, nelle nostre insicurezze e paura dell'incognito, anzi, abbiamo cercato rapidamente di ambientarci, di capire la loro cultura e di apprezzare ciò a cui non eravamo abituati. Possiamo dire, infatti, che uno dei più grandi traguardi raggiunti da questo viaggio sia proprio questo: l’accettazione e l’apprezzamento del diverso. Da subito abbiamo notato una situazione a nostro parere stupenda: la multiculturalità presente ovunque, il rispetto e la convivenza tra le diverse culture. "In Italia si sta diffondendo negli ultimi decenni, mentre qui la multiculturalità è presente già da secoli”, così si è espressa la nostra professoressa nel sentire i nostri commenti estasiati e sbalorditi.

Le visite nei vari college di Cambridge ci hanno fatto percepire le differenze tra i sistemi di istruzione in Italia e nel Regno Unito. Molti di noi sono rimasti stupiti nel vedere questi antichi edifici, contornati da prati, sentieri e abbiamo avvertito quel senso di leggerezza e tranquillità in cui tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo sognato di studiare.

Per non parlare poi dell’arte: tra cattedrali e musei, non ci saremmo mai aspettati che Cambridge avesse potuto avere un patrimonio artistico così vasto. Basti pensare solo all’estesa dimensione del Fitzwilliam Museum, contenente decine di stanze che raccontano l’arte nei secoli, la sua evoluzione, la sua storia, la sua maestosità. O per di più, alla famosa cattedrale di Ely, che da subito ci ha stupiti per la sua particolarità, la sua grandezza artistica e spirituale: più di qualcuno di noi l’ha paragonata alla cattedrale di Notre-Dame e di certo non è un complimento da poco.

In più il divertimento non è mancato: vi siete mai chiesti come sarebbe manovrare da soli una piccola imbarcazione simile ad una gondola? Ecco, noi abbiamo avuto questa fantastica opportunità durante l’attività di punting sul fiume Cam che, nonostante ci abbia reso testimoni di quanto sia difficile navigare su questa barchetta muniti di un lungo bastone, un piccolo remo e nessuna esperienza, ci ha lasciati con foto meravigliose e ricordi di cui in futuro rideremo, ripercorrendo i fotogrammi di questa straordinaria avventura.

Ma tutto ciò che abbiamo imparato non è merito solo delle attività intraprese, bensì anche dell'incontro ravvicinato con la quotidianità inglese grazie alle nostre host families (famiglie ospitanti). Di solito quando si è in viaggio si viene poco veramente in contatto con gli abitanti del posto, ma in questo modo siamo riusciti ad entrare meglio nell’ottica di come si vive la quotidianità in una famiglia inglese, abbiamo conosciuto persone assolutamente comuni, esattamente come noi, con l’unica differenza di avere abitudini diverse. E cosa c’è di meglio di scoprire nuovi approcci alla vita che magari un giorno potremmo anche far nostri?

Questo viaggio, quindi, non è stato solo un modo per approfondire la lingua inglese e scoprirne altre sfaccettature, ma è stata una vera e propria lezione di vita: ci ha aiutati a capire meglio noi stessi e i nostri sogni futuri e a realizzare quelli di una vita, come passeggiare per le vie di Londra e osservare con i nostri occhi ciò che abbiamo sempre visto in foto o sui social; ci ha permesso di confrontarci con il mondo fuori dalla nostra stanzetta e ci ha insegnato a guardare sempre oltre, a non fermarci a ciò che ci fa comodo, ma ad affrontare anche situazioni che al primo impatto possono sembrare non adatte noi, perché se il mondo lo si gira con una mano o con un dito, non lo si potrà mai capire fino in fondo, ma se lo si gira su due piedi, si può veramente osservare con i propri occhi ciò che ci circonda e permettere a noi stessi di sentirci liberi dalle catene invisibili dell’ignoranza e dell'intolleranza.

Questo viaggio potremmo, infine, riassumerlo in due parole: ricordo e crescita. Il ricordo di questo ministay rimarrà per sempre in ognuno di noi, ci ha segnato in modo positivo e ci ha permesso di crescere e maturare imparando come essere cittadini del mondo.

Avere la possibilità di essere educati alla cittadinanza globale, rafforzare in dimensione interculturale la nostra formazione e

preparazione scolastica approfondendo la lingua straniera di studio all’estero, conoscere la realtà del paese straniero come occasione di crescita personale e culturale, come consapevolezza di sè e dell’altro da sè, questi gli obiettivi raggiunti con un viaggio che in pochi tra noi dimenticheranno e che sarà uno tra i tanti che saremo pronti ad intraprendere grazie alla grande opportunità di crescita che ci è stata offerta dalle nostre famiglie ed dalla scuola che se ne è fatta promotrice. In fondo anche Sant'Agostino ha detto che "il mondo è un libro e chi non viaggia ne legge solo una pagina", noi abbiamo deciso che il nostro vogliamo continuare a scriverlo, pagina dopo pagina.

Sara Iuzzino (classe 3C Cambridge International)

Ginevra Maria Tramonte (classe 4C Cambridge International)





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