CRONACA - Visti i continui episodi l'ANSMI sezione di Cassino si appella al Presidente del Consiglio e chiede l'impiego dei militari per mettere a freno il fenomeno. Ecco la lettera
Gentilissimo Presidente del Consiglio dei Ministri,
vorrei portare alla Sua attenzione un grave problema sanitario, di cui
stiamo vivendo noi cittadini di Cassino e che da anni nessuno
sembrerebbe volersene occupare seriamente, a parte un gruppo di
cittadini esasperati e la Sezione provinciale A.N.S.M.I., (Associazione
Nazionale Sanità Militare Italiana) di cui mi onoro essere il presidente,
a tutt'oggi non c'è stato nessun atto concreto e nonostante i continui
appelli agli amministratori locali.
A Cassino bruciano tutti, semplici cittadini, alcune attività commerciali e artigianali
commerciali, ristoranti, agriturismo, imprese edili nei cantieri,
società...TUTTI. Sembrano piccoli falò, ma sono tantissimi e con ritmo
seriale. In un solo giorno è stata fatta una mappatura dei roghi tossici,
cioè quelli più gravi, dove si brucia plastica, cellophane, polistirolo,
pneumatici e vernici scadute ed altri imballaggi, che la loro
combustione genera diossina ed altri veleni. A questi vanno sommati i
roghi illeciti di residui vegetali, che sono altrettanto pericolosi per le
vie respiratorie. Abbiamo mappato ogni singola casa, ogni singola
attività. Bisogna solo agire, la legge c'è, occorre farla rispettare.
Questo spiega la nebbia permanente che c'è di primo mattino e
all'imbrunire la sera e l'alta incidenza di malattie tumorali nel
cassinate. Nonostante un aumento della consapevolezza da parte dei
cittadini, che sono sempre più sentinelle, ormai segnalano a ritmo
continuo, resta un vuoto nei controlli delle autorità preposte o quando
arrivano sui roghi è già troppo tardi. Sembra davvero che la situazione
stia sfuggendo di mano.
Questa APOCALISSE non la possono scon!ggere da soli alcuni cittadini
esasperati ed i volontari della nostra Sezione A.N.S.M.I.. Molto
probabilmente non si sta dando la giusta attenzione. E' talmente
gigantesca che ci vorrebbero centinaia di uomini dispiegati in una
vasta zona.
Non si comprende come mai il Governo Nazionale non sia stato in
grado di a"rontare e risolvere questo fenomeno drammatico che mette
in serio pericolo la salute dei cittadini, a parte una nota inviata
nell'agosto 2018 al Comune di Cassino e ad altre autorità locali a cui è
seguita altra nota alle Forze dell’Ordine a porre maggior attenzione ai
roghi tossici e agricoli. (Allegati 1-2-3)
Eppure, è così lampante.
È chiaro che manca la volontà politica di risolvere seriamente questo
dramma.
Qualcuno dovrà rispondere di quello che possiamo de!nire oramai un
disastro ambientale e UMANO gravissimo.
Questa emergenza è sotto gli occhi di tutti, istituzioni locali comprese.
Solo chi non vuole vedere non vede. Chiedo a gran voce, quale
presidente provinciale della Sezione A.N.S.M.I. di Frosinone, con sede
in Cassino, che da anni studia il fenomeno, che si faccia intervenire
l'Esercito. Solo cosi possiamo annientare in pochi giorni chi sta
avvelenando una intera popolazione, e soprattutto le giovani
generazioni. Le chiedo Signor Presidente del Consiglio, se può farsi
carico di questo appello. L'Esercito è stato già utilizzato per
contrastare il fenomeno dei roghi tossici in Campania, noi siamo soli a
quattro metri dalla Campania, ci divide una strada e il pentito Carmine
Schiavone indicò anche Cassino, alla Commissione Parlamentare sul
ciclo dei Ri!uti, quale "Terra dei Fuochi' e scritto, a pagina 40, nel
dossier desecretato dalla Camera dei Deputati. (allegato 4)
La ringrazio, Signor Presidente del Consiglio, a nome di tutti i miei
concittadini per raccogliere il mio appello.
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