REGIONALI - La sferzata di Danilo Grossi ai colleghi della coalizione: "A guardare alcune immagini sui social in questi due giorni, è sembrato quasi che avessimo vinte le elezioni. Scene di giubilo che nemmeno i mondiali del 2006. Eh si, forse sono state vinte singole sfide personali ma si è persa, ed in malo modo, quella complessiva, quella che ci vedeva tutti insieme per regalare un futuro migliore alla nostra generazione"
"No. Non ce la faccio a festeggiare. Nonostante l'ottimo posizionamento della Lista Civica D'Amato Presidente che ho contribuito a costruire e a curare in queste settimane e che, nata da appena un mese, è diventata la terza forza della coalizione".
E non abbiamo festeggiato nemmeno insieme a Marta Bonafoni quando abbiamo scoperto che fosse stata eletta nuovamente in consiglio regionale con un risultato straordinario, con 7525 voti, stavolta senza padrini e senza padroni. Siamo contenti, quello si, perché, insieme a Marta, potrà continuare quel percorso di cura del territorio e della nostra grande rete di POP costruita in questi anni, anche se stavolta dall'opposizione".
A parlare è l'assessore alla Cultura del Comune di Cassino e coordinatore di Pop che argomenta: "Siamo stati felici ma non abbiamo festeggiato nemmeno quando ci siamo resi conto delle sfide meravigliose su cui avevamo puntato e che hanno ricevuto attestati di stima incredibili da parte dell'elettorato nonostante una astensione che dovrebbe preoccupare davvero.
A partire da Valeria Campagna a Latina che ha riportato un risultato clamoroso essendo la donna più votata di Latina o con Jole Falese che a Cassino è risultata la prima votata di tutto il Centrosinistra o di Luciano Conte primo votato a Sora e che poi in tutta la provincia ha avuto risultati straordinari. E ancora la bellissima affermazione di Silena D'Angeli e di Stefano Micheli che hanno regalato a Rieti nuova linfa alla lista. E poi il bellissimo risultato di Lorenzo Sciarretta che nella sua prima prova elettorale, dopo gli anni in Presidenza come delegato giovanile, ha mostrato una forza davvero sorprendente.
Nonostante tutto questo e tanto altro, con risultati bellissimi che sono arrivati da tutti i territori, non ce l'abbiamo fatta a festeggiare.
A guardare alcune immagini sui social in questi due giorni, invece è sembrato quasi che a sinistra si fossero vinte le elezioni. Scene di giubilo che nemmeno i mondiali del 2006. Eh si, forse sono state vinte singole sfide personali ma si è persa, ed in malo modo, quella complessiva, quella che ci vedeva tutti insieme per regalare un futuro migliore alla nostra generazione.
È evidente sia stata una campagna elettorale individuale che ha lasciato spesso Alessio D'Amato solo a lottare come un leone e così, forse, lo è stata pure l'attesa dei risultati con una grande sconfitta collettiva ed una serie di piccole affermazioni personali.
Ecco. Penso che se non si ritrova la capacità di soffrire e di lottare insieme, di condividere sia i successi ma anche le sconfitte nella comunità più ampia di cui si fa parte, se il giorno dopo diventa solo l'occasione per togliersi sassolini dalle scarpe (che in qualche caso diventano massi) saremo destinati ad essere sconfitti per lungo tempo.
Come sempre noi ci rimettiamo in cammino, gambe in spalla e la consapevolezza di chi guarda lontano, non solo nel periodo elettorale ma soprattutto tra una elezione e l'altra per costruire ponti e non muri, per dispiegare vele e non ammainarle, in questa lunga traversata che ci aspetta.
Perché è vero che sarà un mare in tempesta. Ma noi ci saremo e terremo la barra dritta.
Come sempre
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